In linea la mostra virtuale
“Il paesaggio toscano nei critofilm di Carlo Ludovico Ragghianti” risultato della collaborazione tra l’Università per Stranieri di Siena e la Fondazione Ragghianti
È in rete e liberamente fruibile, sul sito internet https://centropatos.it/landscape-archive/ e sulla pagina dedicata del sito www.fondazioneragghianti.it , “Il paesaggio toscano nei critofilm di Carlo Ludovico Ragghianti”, la prima mostra virtuale dell’Archivio del Paesaggio / Landscape Archive, realizzata dal Centro internazionale di Studi sul Paesaggio in Toscana PaTos dell’Università per Stranieri di Siena, risultato della collaborazione con la Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti di Lucca, sancita da una convenzione-quadro siglata tra le due istituzioni nell’ottobre del 2020.
La mostra, a cura di Lorenzo Mingardi, assegnista di ricerca all’Università degli Studi di Firenze e già borsista della Fondazione Ragghianti, e di Caterina Toschi, ricercatrice dell’Università per Stranieri di Siena, è articolata in cinque sezioni e presenta una selezione di documenti (fotografie, lettere, riviste) – alcuni dei quali inediti – che illustrano come Carlo Ludovico Ragghianti abbia attuato un’acuta lettura critica e storico-artistica del paesaggio toscano mediante la formula filmica dei suoi “critofilm”: “Comunità millenarie” (1954) sui borghi della Lunigiana e dell’Appennino tosco-emiliano, “Lucca città comunale” (1955), “Storia di una piazza. La piazza del Duomo di Pisa” (1955) e “Terre alte di Toscana” (1961) sui paesi del Senese, come Staggia, Monteriggioni, San Gimignano, Pitigliano, Sorano, Radicofani, San Quirico d’Orcia e Pienza.
Storico e teorico dell’arte, critico, docente universitario e politico, Ragghianti fu infatti anche cineasta. Per l’esplicarsi di questa sua attività fu determinante il ruolo di Adriano Olivetti – cui è dedicata la prima sezione della mostra –, con il quale creò la SeleArte cinematografica, realizzando, tra il 1954 e il 1963, una serie di diciotto cortometraggi sulla storia dell’arte e dell’architettura. Quattro di questi, citati sopra, sono presentati nella mostra virtuale per gentile concessione dell’Associazione Archivio storico Olivetti e dell’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa di Ivrea, e illustrati da una propria sezione documentaria; indagano il paesaggio urbanistico e costituiscono, ancora oggi, testimonianze eccezionali sul dibattito culturale, urbanistico e paesaggistico del secondo dopoguerra italiano.
Grande soddisfazione per la riuscita di questo evento espositivo online è espressa dal direttore della Fondazione Ragghianti Paolo Bolpagni, che sottolinea l’importanza della collaborazione tra centri culturali d’eccellenza per la promozione della cultura e, in particolare, degli studi sul grande studioso lucchese.
Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti
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