PORTRAITS di Sarah Binotto

PORTRAITS
di Sarah Binotto
a cura di Debora Pioli e Alessandro Romanini
a GREENHEART, presso i Vivai Paola Favilla
dal 15 maggio al 5 giugno

Nei ritratti appariamo sempre diversi da quello che siamo.
Siamo ri-tratti, retraibili, detraibili, coltellini a serramanico.
Nei ritratti facciamo anche finta di essere felici e forti, ma un urlo soffocato si annoda e si ingarbuglia laggiù, nelle budella. Lo dice Sarah Binotto con 'PORTRAITS', la prima mostra di una lunga serie di Espressioni Contemporanee di GreenHeArt, spazio sorprendente, inaspettato, non convenzionale, nel cuore dei Vivai Paola Favilla, da visitare, scoprire, da cui ricevere ispirazione, in cui mescolare la propria emozione; un “giardino” di emozioni diverse ma anche un giardino reale, interno, urbano, dove l’arte è il bosco che cresce silenziosamente.

“PORTRAITS” è curata da Alessandro Romanini, col suo sguardo pronto e visionario, in collaborazione con Debora Pioli, content manager di GreenHeArt.
Questa ricerca di Sarah Binotto nasce nel 2020, nel corso del primo lockdown, quando appunto eravamo “ritratti in casa” – ritirati, chiusi, distanti – e raccoglie una serie di “ritratti” ottenuti fotografando attraverso un filtro materico (ricavato da un tessuto o carta riciclata), da una parte volti “noti”, protagonisti del nostro immaginario, distanti per essenza e, dall’altra, i parenti, gli amici, i volti “noti” della nostra quotidianità e distanti per circostanza.
Un gioco di prospettiva, che si crea anche fisicamente nelle due grandi opere in visione, dove si mette in mostra l’aberrazione, in cui tutti siamo belli, “iper”, in reazione al grigiore di un contesto storico oppressivo.
“Ci si chiede, guardando i lavori di Sarah Binotto”, ricorda Debora Pioli, “quanto la percezione del sé, degli altri, del mondo, possa davvero cambiare attraverso il “filtro” della propria visione emotiva. Queste suggestive fotografie (Durante la Mostra potranno esserne realizzate di nuove su prenotazione con l’artista) generano un perverso effetto di straniamento. La sensazione di distanza unisce tutti, i vicini e i lontani, come dire, siamo tutti “lontani” e “altrove”, anche se ci illudiamo di essere o di voler essere qui. Paradigma di un tempo, il nostro, in cui viviamo attraverso i “Post”, come se fossimo già tutti postumi e comunque lontani.”
L’allestimento green, per l’occasione, sarà eccezionalmente a cura di Steffi Gross e Florence Martin.

PORTRAITS sarà visitabile tutti i giorni, dalle 9 alle 18.

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=86303
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