I comitati paesani, locali, civici, le associazioni volontarie, dai donatori a quelle di carità, che operavano e vivevano organizzando, da anni, eventi di promozione del territorio, manifestazioni gastronomiche, balli popolari, feste e sagre, sono dimenticati da tutti.
La Pandemia ha spazzato via nel 2020 e continua, per ora, a tranciare eventi che da anni accompagnavano lo svago popolare aiutando a sostenere un associazionismo diffuso e meritorio.
Facile certificare il danno di eventi tradizionali che non si sono tenuti, difficile trovare il modo di dare ristoro a queste associazioni volontarie, non iscritte alla Camera di Commercio, senza codice Ateco.
Per questi difficoltosi Ristori, proponiamo alla Regione Toscana e ai Comuni interessati di indire un bando, come quello per le società sportive, per le associazioni e i comitati che continuativamente hanno organizzato eventi sul territorio nei precedenti cinque anni.
Per le riaperture: la maggior parte di questi eventi sono all’aperto, per cui si chiede al Governo di prevederne la riapertura dal 21 giugno, con le regole per la ristorazione, per le discoteche, per le mostre e i musei.
Dare ristoro prima e certezze sulla possibilità di organizzare di nuovo gli eventi tradizionali, permetterebbe a queste associazioni di volontari di riprendere la loro attività che ha sempre avuto come fine ultimo il sostegno ai comitati paesani, all’associazionismo volontario, dai donatori di sangue alle associazioni di carità.
Crediamo valga la pena cercare di riportare alla normalità anche questa parte moralmente importante della nostra vita civica.
Francesco Colucci, Riformisti x Lucca Viva
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