In streaming il concerto omaggio ad Antonello Vannucchi

Al mattino la lezione-dialogo di Stefano Zenni al real Collegio

Posti esauriti per l’evento alle 18 nella chiesa di San Francesco

“Il Jazz a Lucca: omaggio ad Antonello Vannucchi” di sabato 5 giugno 2021 sarà trasmesso in streaming. A causa delle prescrizioni dovute al COVID i posti disponibili in sala, limitati per le normative, si sono esauriti rapidamente. Data la richiesta da parte del pubblico, il concerto sarà trasmesso in diretta streaming (ore 18) sul canale YouTube del Circolo Lucca Jazz all’indirizzo https://www.youtube.com/channel/UCRTSzkXBySzWYgymvUhbsbA

La giornata, organizzata dal Circolo Lucca Jazz insieme al Liceo Musicale Passaglia con la collaborazione del Real Collegio di Lucca e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, prevede due eventi: alle 11 nella sala del Capitolo al Real Collegio (accesso da via della Cavallerizza), a ingresso gratuito ma con prenotazione obbligatoria, la lezione-dialogo di Zenni ”Da Lucca all'Europa: il jazz italiano degli anni Cinquanta e Sessanta”, con la piccola mostra documentaria: “Momenti della Storia del Circolo del Jazz” che rimane aperta fino a sabato 12 giugno a ingresso libero con orario pomeridiano (prenotazioni via e-mail a circololuccajazz@gmail.com).

Alle 18 nella chiesa di San Francesco il concerto “Omaggio ad Antonello Vannucchi”: apre l’Orchestra Jazz del Liceo Musicale diretta dai docenti dell’indirizzo di studi, segue l’Ensemble del Circolo Lucca Jazz con arrangiamenti delle musiche di Antonello Vannucchi a cura di Marco Cattani. Suonano I 4 di Lucca con la presenza dei musicisti fondatori Giovanni e Vito Tommaso (rispettivamente contrabbasso e pianoforte) accompagnati da Giacomo Riggi al vibrafono e Michele Vannucci (batteria).


Antonello Vannucchi, nato a Lucca il 10 ottobre 1936, diplomato in pianoforte all’Istituto Musicale Boccherini di Lucca, inizia la sua attività artistica nel 1955 come vibrafonista nel celebre gruppo “I cinque di Lucca”, divenuto in seguito il “Quartetto di Lucca” e poi “I 4 di Lucca”, insieme ai fratelli Giovanni e Vito Tommaso. I musicisti fanno parte del Circolo del Jazz di Lucca, che si costituisce proprio in quegli anni. Con questo gruppo, Vannucchi inizia la sua attività discografica, ottenendo riconoscimenti e tournée internazionali, anche negli Stati Uniti d’America.



Vannucchi in tv e alla radio. A Roma diventa pianista titolare dell’Orchestra della RAI-TV di Roma, ruolo che ricopre per 35 anni, accompagnando cantanti come Mina, Barbara Streisand, Ornella Vanoni, Johnny Dorelli ed altri. Vannucchi è inoltre arrangiatore e band leader tra i più attivi nel panorama della musica per il cinema e le sonorizzazioni per la radio e la televisione, nel jazz e nella musica leggera. In questo ambito, ha dà vita al gruppo “MARC 4” alla fine anni Sessanta, con Carlo Pes (chitarra), Maurizio Majorana (basso elettrico) e Roberto Podio (batteria): tra gli anni Settanta e Ottanta, il quartetto realizza molte colonne sonore per il cinema italiano e serie televisive. Come pianista e organista incide colonne sonore per Armando Trovajoli, Ennio Moricone, Piero Piccioni, Piero Umiliani ed altri. La musica dei Marc4 è stata utilizzata anche in fiction televisive come ad esempio “Sex and the city”.


Vannucchi e il cinema. Uno degli aspetti meno noti di questo musicista è la scrittura di arrangiamenti e musica per film: uno dei suoi brani è stato scelto per la colonna sonora del film “Lost in Translation”, Premio Oscar nel 2003, Blue Atmosphere – Francesco Santucci, Antonello Vannucchi, Giorgio Rosciglione e Giovanni Cristiani, così come per il film “Ocean’s Twelve” (2004): alcuni brani del remix di Piero Umiliani contengono performance strumentali di Vannucchi.

All’attivo della sua lunga carriera più di 40 dischi incisi, non solo con lo storico Quartetto e i MARC 4 ma anche in trio con Giorgio Rosciglione e Gegè Munari. È stato anche accompagnatore fisso di Violetta Chiarini, curando gli arrangiamenti dei suoi spettacoli e mostrando la sua verve di artista poliedrico. Vannucchi infatti ha saputo utilizzare i tanti linguaggi della musica, dalla classica al jazz al funky, senza etichette e senza distinzioni tra generi, vivendo a pieno il suo ruolo di musicista come interprete e “traduttore” di bellezza in musica.

Il legame con Lucca e con il suo Circolo del Jazz non è mai venuto meno, tanto che Vannucchi ha anche contribuito anche alla direzione artistica del festival internazionale ”Lucca Jazz Donna”.

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=86679
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