A causa del perdurare dei lavori di ristrutturazione del Teatro di San Girolamo, il Puccini Chamber Opera Festival sposterà i prossimi due appuntamenti nell’ex Cavallerizza di Piazzale Verdi, che per la prima volta nella sua storia apre all’opera lirica contemporanea. Una decisione presa di comune accordo tra la Cluster, organizzatrice del Festival grazie al contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca ed il Teatro del Giglio che collabora all’iniziativa. Date e programma rimangono le stesse e cioè 12 giugno alle ore 17 con lo spettacolo dal titolo Opera Erotica e 19 giugno, stesso orario, con lo spettacolo Opera Mito. Il costo del biglietto è di 8 € (ridotto 5€). Nel pomeriggio del 12 avremo la prima assoluta del compositore paraguayano Diego Sànchez Haase dal titolo “Amor Semper Triumphat”, eros opera en seis cantares. Si prosegue con un'altra “prima” del compositore americano James Ogburn dal titolo “Tongue and Groove” per controtenore e ensemble. Conclusione con il minimumdrama di Girolamo Deraco “Eight Songs for a Drag Queen” per controtenore, trombone con ogni sorte di strumenti. In questo caso si tratta della replica italiana dello spettacolo che tanto successo ha avuto quattro anni fa alla Carnagie Hall di New York. Da rilevare che il grande trombonista americano David Whitwell, venuto appositamente dagli USA per questo evento, riuscirà ad eseguire la sua parte (unico al mondo) sia suonando il suo strumento che intervenendo come controtenore. In pratica un Fregoli di stampo musicale del 2000. La decisione di trasferire il Festival nella ex Cavallerizza è stata presa dopo il sopralluogo del direttore artistico Girolamo Deraco e del soprano performer Maria Elena Romanazzi, solista nei due spettacoli del 12 e 19, che ha curato con successo i rapporti tra il Puccini Chamber Opera Festival e la Fondazione Zeffirelli di Firenze (altro importante ente che collabora all’iniziativa). L’ampio spazio vuoto permetterà a Deraco di creare spettacoli modulari da sfruttare in maniera creativa, dividendo la ex Cavallerizza con uno schermo e alcune “quinte”. Tutto per sfruttare al meglio il fattore acustico, con un lavoro al quale hanno dato un magnifico contributo i tecnici del teatro del Giglio.
Questo post ha 1 commenti |