RACCOLTA DI SOLIDARIETA’ PER ADIL SINDACALISTA UCCISO DURANTE UNO SCIOPERO

Italia, 18 giugno 2021. È sciopero nazionale della logistica, di quelli che non si sono
mai fermati, neanche nei momenti più duri della pandemia. Si tengono presidi e picchetti
davanti a decine di magazzini, hub e scali merci in tutta Italia. Contro lo sblocco dei
licenziamenti in arrivo a inizio luglio, per il pieno rispetto del contratto nazionale di
lavoro, contro lo sfruttamento e i bassi salari di chi si spacca la schiena in questi luoghi
o deve correre come un matto per fare 150 consegne in un giorno col proprio furgone.
Fuori sembra ci sia aria di ripresa e ritorno alla normalità. Ma il clima per i driver e i
facchini è diverso, è un clima teso. A marzo FEDEX-TNT, colosso mondiale della logistica,
annuncia la chiusura del polo di Piacenza, lasciando senza stipendio 280 persone con
tutte le loro famiglie. Il Si Cobas decide di opporsi senza quartiere a questa decisione,
organizzando scioperi a catena in ogni provincia. Nelle settimane successive, a San
Giuliano Milanese e a Tavazzano (Lodi) i picchetti operai vengono aggrediti da bodyguard
e vigilanti armati di bastoni e taser per lasciare campo libero alla merce. Tutto questo
senza che la polizia, presente in forze e spesso pronta a gettare lacrimogeni e manganelli
sui lavoratori, muova un dito. Alcuni partecipanti al picchetto finiscono all’ospedale. Scene
di violenza simili accadono anche davanti alle fabbriche tessili di Prato, dove gli operai che
non vogliono più lavorare 12 ore al giorno 7 giorni su 7, come nell’Ottocento, vengono
aggrediti con l’acido e con dei pugni da parte dei padroni delle fabbriche.
E il 18 giugno succede che Adil, coordinatore del Si Cobas a Novara, muore
investivo da un camion che ha volontariamente forzato il presidio di lavoratori
davanti al magazzino Lidl.
PERCHÉ LA MERCE NON PUÒ FERMARSI, NEANCHE PER UN ISTANTE.
ANCHE A COSTO DI PASSARE (LETTERALMENTE) SUL CORPO
DEGLI OPERAI


“Ciao ragazzi, domani ci sarà lo sciopero nazionale in
tutta Italia. Noi come Si cobas non andiamo a lavorare,
però andiamo a scioperare dove c'è bisogno. Domani
mattina presto alle 6 saremo tutti davanti alla LIDL per
fare il picchetto.
Vi invito a partecipare così imparate come funziona e
comunque domani sera verso la mezzanotte ci sarà il
pullman per Roma perché abbiamo deciso anche di fare
la manifestazione a Roma.
Vi invito davvero a partecipare perché se venite imparate
tante cose dall'organizzazione.
Grazie ragazzi e buona giornata e buon lavoro'
Sono le ultime parole di Adil, un lavoratore che lottava per i
diritti propri e per quelli di tutti e tutte, invitando i propri colleghi
a unirsi allo sciopero del giorno dopo. Adil è un lavoratore
generoso ucciso dai padroni e dalla loro smania di profitto, un
padre di due figli rimasti orfani.
L’ASSASSINIO DI ADIL CI IMPONE DI NON RIMANERE
INDIFFERENTI, DI PRATICARE LA SOLIDARIETÀ TRA
LAVORATORI E LAVORATRICI, DI FAR CONOSCERE E
SUPPORTARE LE LORO LOTTE.
Nel nostro piccolo, vogliamo promuovere sul nostro territorio
e nei nostri luoghi di lavoro, una raccolta fondi a favore dei
familiari di Adil.

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=87273
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