SiAmoLucca: 'Epilogo Manifattura, è la fine di un'era politica'

La lista civica: 'Noi unica forza ad aver presentato un progetto alternativo. La città ha detto basta a vecchie logiche di potere'

'Il naufragio del progetto di recupero della Manifattura sud presentato da Coima e Fondazione Cassa di Risparmio avrà effetti che vanno ben al di là del destino dell'edificio e dell'ennesima conferma dell'inadeguatezza del Comune e del centrosinistra che governa da quasi dieci anni: quanto accaduto infatti segna la fine delle vecchie logiche di potere e di gestione politica della città. L'estate del 2021 sarà uno spartiacque con il passato, possiamo ben dire che nulla sarà più come prima'. Sugli sviluppi della vicenda torna a parlare la lista civica SìAmoLucca, che con il suo presidente e capogruppo Remo Santini è stata determinante nel trovare un collante tra una larga fetta dei partiti di opposizione e le competenze dei tecnici esponenti della società civile, che grazie ad un instancabile lavoro congiunto hanno scoperto prima il danno erariale per la perdita degli introiti dei parcheggi che avrebbe subito l'ente pubblico, e poi che il piano reggeva su 4mila metri quadrati di nuovi negozi, con una una piazza commerciale rialzata e collegata direttamente alle Mura attraverso una passerella. Il tutto sullo sfondo di un indigeribile cessione per sempre ai privati di tutto il complesso. 'SìAmoLucca è stata tra l'altro l'unica forza seduta in consiglio comunale ad aver presentato una proposta alternativa, che prevede la realizzazione di polo scolastico-artistico, di una multisala e di un aumento dei posti auto per residenti e fruitori del centro storico - si legge nell'intervento della lista civica -. Il Comune invece si è fossilizzato sulla proposta Coima-Fondazione, scartando subito la manifestazione di interesse protocollata da Music Innovation Hub a dicembre scorso, e nella quale per la Manifattura ipotizzava la realizzazione di spazi innovativi dedicati alla musica e alla produzione culturale, facendo rimanere il bene di proprietà dei lucchesi e senza volere la gestione dei posti auto. Non solo, inseguendo l'unica ipotesi che voleva far concretizzare, l'amministrazione Tambellini e tutti i suoi assessori (Mammini, Raspini e tutti gli altri) non ha attivato mai la richiesta allo Stato dei fondi destinati al recupero di immobili pubblici: quindi non ha fatto domanda per ottenere contributi per milioni di euro. Ecco quanto ci è costato il lassismo di un centrosinistra al governo della città che ha guardato solo e soltanto in un'unica direzione: che prima ha esaltato Fondazione Cassa e Coima quando il loro atteggiamento era da criticare fortemente, e adesso che tutto è sfumato li sta prendendo a pesci in faccia. Uno spettacolo indegno per le istituzioni, teatrino stucchevole'. Aggiunge SìAmoLucca: 'Ringraziamo il nostro gruppo consiliare per il coraggio e la dedizione dimostrata, che hanno aperto la strada verso l'epilogo di un progetto che avrebbe rappresentato un danno per Lucca. La convinzione della nostra lista civica è che il futuro della Manifattura sarà al centro della prossima campagna elettorale, quella del 2022 per l'elezione del nuovo sindaco. Un programma nel quale l'idea per il futuro del mega complesso così strategico e la direzione da seguire per realizzarla, dovrà essere al centro della proposta: guardando al fondamentale e irrinunciabile confronto con i cittadini, alla trasversalità e a destinazioni che non affossino o spacchino in due il centro storico, ma che lo rilancino come merita. E' il momento della riscossa'.

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