La mancanza di viabilità alternative nel commento di un operatore del settore
Sono veramente molte le problematiche che giornalmente si trovano ad affrontare gli autotrasportatori che lavorano sul nostro territorio, a causa della mancanza strutturale di infrastrutture adeguate. Ad evidenziare le difficoltà degli operatori del settore è la Cna di Lucca che si fa portavoce di uno dei suoi associati, esasperato dal passaggio su strade sempre più difficili e pericolose. “Se si decide di passare dal viale di Marlia per andare al casello di Capannori – dice l’autotrasportatore - si va di male in peggio! Sulla provinciale che collega Altopascio con Bientina da qualche tempo è stato messo il divieto per i veicoli superiore alle sette tonnellate e mezzo ed è in uno stato pietoso. Anche qui si segnala la mancanza totale di una viabilità alternativa”. “Il problema più grosso è attorno alla città di Lucca – dice Giuseppe Cinquini, vice presidente della Fita Cna - fra una zona industriale grandissima che non ha vie d'accesso se non passare all’interno dei quartieri della città. I veicoli pesanti che vengano o vanno dall'autostrada alla piana di Lucca e alla Garfagnana sono obbligati a passare dalla città perché non c'è alcun tipo di viabilità alternativa”. Altro disservizio indicato è quello che i mezzi pesanti trovano sulla strada statale Pesciatina che vede la chiusura parziale per i mezzi pesanti sul ponte sul fiume Pescia a Ponte all'Abate. “Per la chiusura di queste poche centinaia di metri – continua l’autotrasportatore - si è costretti allungare il giro di circa 30 km e oltre mezz'ora di tempo persa per servire le aziende di quella zona”. Alessandro Albani, presidente di Fita Cna, ribadisce che la Cna da tempo segnala la necessità di individuare percorsi alternativi per i mezzi pesanti, non solo per facilitare l’attività degli operatori, ma anche per garantire una maggiore sicurezza e qualità ambientale per i cittadini. Questa problematica è stata affrontata anche all’ultima assemblea di Cna del 16 luglio dove è stato evidenziato l’urgenza di realizzare interventi risolutivi: assi viari, ponte sul Serchio e l’eliminazione della maggioranza dei passaggi a livello sulla linea Montecatini-Lucca, con il raddoppio ferroviario, utilizzando anche le risorse europei, al fine di rendere più competitivo il nostro sistema economico lucchese.
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