Cna, eletta la nuova presidente di Impresa Donna

Anna Maria Frigo al vertice del settore dedicato all’imprenditoria femminile

E’ Anna Maria Frigo la nuova presidente di Impresa Donna della Cna di Lucca.
Per i prossimi quattro anni l’imprenditrice lucchese guiderà il settore dell’associazione nato appositamente per promuovere la nascita e sostenere lo sviluppo di imprenditorialità femminile, per aiutare le imprenditrici ad avviare e gestire le proprie attività.
Per la Frigo si tratta di un impegno in continuità con la propria professione e l’interesse già portato avanti in campo associativo negli ultimi anni.
Imprenditrice lei stessa, Anna Maria Frigo è titolare dell’agenzia formativa Estetica Srl di S.Concordio che nel giugno scorso ha festeggiato i primi dieci anni di attività. Ed è anche proprietaria dei due centri benessere Tahara Ammam e Beauty sulla Sarzanese e Tahara Privee in via Orzali.
Laureata in economia e commercio, a cavallo degli anni duemila ha accumulato esperienza in comitati di imprenditoria femminile.
“Il mio principale obiettivo – dice Frigo – è quello di trasferire le competenze imprenditoriali e formative acquisite negli anni alla realtà presente sul nostro territorio. Ho sempre considerato le politiche imprenditoriali come rivolte alla persona, senza distinzione fra uomo e donna, ma è indubbio che alle donne viene sempre chiesto molto di più rispetto agli uomini. Ci aspettano importanti sfide che possiamo portare avanti facendo squadra e lavorando insieme per intercettare i fondi del PNRR”.
Ad essere penalizzate, secondo la neo presidente, sono le imprenditrici donne che si devono contemporaneamente occupare dell’impresa e della famiglia, nei diversi momenti della loro vita, prima con i figli poi, magari, con i genitori o parenti anziani.
“Le battaglie da portare avanti sono molte – conferma Frigo – pensiamo solo alle conseguenze della pandemia che sono state principalmente a carico delle donne, aumentando i carichi nei compiti di cura e portando in molti casi alla perdita del lavoro. Lavorare sul welfare e sulla parità salariale perché le donne non siano sempre le più danneggiate”.
“Un metodo di lavoro – conclude – quello di fare rete, che ci permetterà di affrontare le problematiche più comuni, comprese quelle più strettamente legate all’imprenditoria, come la gestione dei finanziamenti e dei tributi”.

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=87758
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