CGIL Lucca manifattura tabacchi

Nell’ultimo anno e mezzo sulle proposte e sul progetto relativi alla parte sud della Manifattura presentati da Fondazione CRL e Coima si è sviluppato a Lucca un intenso dibattito, accompagnato anche da continue e spesso pretestuose polemiche.

Il rischio è che torni il silenzio, durato quasi venti anni, sulla riqualificazione di una parte così ampia e importante della città o peggio prevalga una propaganda elettorale priva di proposte concretamente realizzabili.

La Cgil di Lucca ha sempre ritenuto sbagliata ogni visione semplicistica ed ideologica per affrontare un intervento di rigenerazione di questa portata e continua a pensare che sia necessario misurarsi con la complessità del problema, tenendo conto sia dei punti di forza che delle criticità presenti nelle proposte e nei progetti finora presentati.

Nei giorni scorsi abbiamo preso atto che l’amministrazione comunale, anche dopo attenta valutazione tecnica, ha rilevato che il project financing presentato non rispetta i parametri di “interesse pubblico” definiti dall’art. 183 del Codice dei contratti.

Adesso è comunque indispensabile che il lavoro per affrontare concretamente un tema così importante per Lucca non si fermi. Bisogna evitare il puro e semplice rinvio e soprattutto bisogna guardare avanti con determinazione e visione del futuro.

Come Cgil pensiamo che occorra partire da un punto di forza fondamentale che non deve essere assolutamente perso: l’opportunità di ospitare in una parte rilevante della Manifattura sud la sede della ex Tagetik.

Localizzare in fabbricati situati in un centro storico straordinario come quello di Lucca, dove hanno lavorato per quasi due secoli generazioni di operaie, una fabbrica del XXI° secolo avrebbe un valore eccezionale non solo a livello locale. Per non dire dell’importanza per l’economia e l’occupazione locale del consolidare a Lucca la presenza di una importante multinazionale come la Wolters Kluwer.

Non solo, si potrebbe aprire l’opportunità di dar vita a Lucca ad un vero e proprio polo produttivo del software e dell’innovazione digitale, che in collegamento con l’Università di Pisa e la Scuola Imt Alti Studi Lucca sia capace di generare lavoro nuovo, qualificato e sicuro per giovani lucchesi, ed anzi di attrarre competenze ed investimenti da ogni parte del mondo.

La Cgil ritiene necessario fare ogni sforzo per non perdere un’opportunità così straordinaria per il presente e soprattutto per il futuro di Lucca e in questo senso rivolge un forte appello all’Amministrazione comunale, alla Fondazione CRL ed a tutta la città per lavorare insieme da subito alla costruzione di concrete ipotesi progettuali.

Rossano Rossi, Segretario Provinciale CGIL Lucca



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