Guascone, colto, attento alla vita che scorreva attorno a lui, impertinente, grande professionista nei molti ambiti in cui lavorava, gentile, generoso, affabile e sempre disponibile, simpatico da vero livornese. Un grande amico perché era facile fare amicizia con lui perché sapeva ascoltare. Ecco se mi avessero detto di descriverlo Ruggero (Montingelli) avrei usato queste parole. Una conoscenza recente, di una decina d'anni, nata per lavoro e poi via via divenuta amicizia sempre più profonda anche se fatta di sporadiche frequentazioni. Era facile stare con lui. Potevamo parlare di qualunque cosa e riusciva a trovare sempre con una battuta, anche nelle cose meno gradevoli, un aspetto che ti faceva riflettere offrendoti un'altro punto di vista e magari ti strappava un sorriso.
Mancherai a tanti tuoi amici, molto più vecchi e amici di me, e mancherai immensamente a Bianca e Gigliola che abbraccio e con loro ti piango.
Mancherai anche a me, mi mancheranno le tue battute e le tue riflessioni sulla vita, quasi sempre telefoniche negli ultimi tempi, e mi mancherà il sapere che non ho più un amico da chiamare 'alla bisogna'.
Questa mattina quando mi hanno telefonato per dirmelo ho provato quella sensazione che tanto ben descrive Tobino quando parla di 'corde in gola': ecco avevo avevo le corde in gola. Come adesso
Ciao Ruggi, qualcuno con cui fare subito amicizia, conoscendoti, lo troverai presto ovunque tu stia andando
C.Cristofani
|