Lucca, 20 ottobre 2021 - E’ stato identificato e indagato dalla Polizia per i reati di lesioni gravi e interruzione di pubblico servizio il 51enne lucchese che l’altra notte ha seminato il caos al Pronto soccorso dell’ospedale San Luca, picchiando sei infermieri e causando loro lesioni di un certo rilievo. Uno ha riportato 30 giorni di referto per una frattura, altri quattro lesioni guaribili in 20 giorni e un sesto una prognosi di 3 giorni. Adesso sono appunto tutti quanti fuori servizio per malattia.
Secondo quanto ricostruito dalla Questura, l’autore dello sconcertante episodio era arrivato al Pronto soccorso intorno all’una e trenta di notte, manifestando a quanto pare problematiche cardiache. Contrariamente alle prime voci circolate, non si tratterebbe comunque di un paziente psichiatrico già in carico ai servizi.
L’uomo, invece di rispettare le indicazioni del personale sanitario in servizio, dopo un’attesa di circa due ore aveva iniziato a gridare, pretendendo di essere visitato con urgenza. Quando gli è stato fatto notare che purtroppo avrebbe dovuto attendere ancora un po’ in base alla gravità delle varie situazioni in corso, il cinquantunenne anziché calmarsi ha reagito passando alle vie di fatto. Ha iniziato a sferrare pugni e calci nei confronti degli infermieri che cercavano di fermarlo in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine, rovesciando anche alcuni arredi e lanciando oggetti. Un parapiglia sconcertante nel quale il personale sanitario ha chiaramente avuto la peggio: sei infermieri (tutti maschi) hanno appunto riportato lesioni guaribili fra i 3 e i 30 giorni.
A bloccare la furia del(l’im)paziente sono stati i poliziotti della Volante, inviati sul posto dalla Questura, che hanno dovuto faticare non poco. Alla fine l’uomo è stato ricoverato al San Luca. Ora però è nei guai per lesioni gravi e interruzione di pubblico servizio. «Quanto accaduto al Pronto soccorso – commenta Pietro Casciani, segretario della Uil – non mi meraviglia purtroppo. Qui c’è una particolare carenza di personale: soprattutto medici ma anche infermieri. Una situazione che fa allungare i tempi di attesa. Quando le persone si trovano ad aspettare ore, si rischia di innescare reazioni di rabbia. Questo caso è grave e sconcertante, ma le aggressioni verbali al personale sanitario sono frequenti. Le persone si scagliano contro di loro, come se fossero i responsabili delle attese...'.
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