Storica edicola lucchese 'None' da generazioni in Centro

Tre generazioni dietro il banco

Si adegua ai tempi, ma non molla il chiosco dei giornali di piazza dei Cocomeri

DI ROSSELLA LUCCHESI
13 GIUGNO 2015

LUCCA. Da qui è passata una bella porzione di storia di Lucca e, nonostante il trascorrere del tempo, questo continua ad essere uno dei punti di riferimento per molti cittadini. Il chiosco di giornali in piazza dei Cocomeri, a pochi passi da piazza San Michele , una delle attività più longeve di Lucca, è ancora lì, seppure in veste rinnovata, dopo 85 anni, a richiamare l’attenzione dei passanti con le sue coloratissime proposte. A gestirlo oggi, è Alberto Gallacci, meglio conosciuto come “None” subentrato nel 1978 al nonno materno Renato Baconcini, scomparso l’anno precedente il quale, a sua volta, aveva rivelato l’attività dalla famiglia Brancoli nel 1943. Si era in pieno conflitto mondiale e Baconcini era sfollato a Lucca con i familiari da Livorno, dove aveva gestito un emporio, prima che un violento bombardamento lo distruggesse completamente. All’epoca l’edicola era momentaneamente chiusa, ma il nuovo gestore, con entusiasmo e intraprendenza, seppe darle nuova vita. E non solo. Si affezionò tanto a Lucca che prese armi e bagagli e vi si trasferì definitivamente con i suoi cari. Quel suo carattere allegro e quei modi garbati, conditi da una grande simpatia conquistarono in breve i cittadini lucchesi che ogni mattina si davano appuntamento all’edicola per acquistare i quotidiani preferiti e scambiare divertenti battute col venditore. La struttura in legno del chiosco era ancora quella originale in stile Liberty dove nel 1870 aveva preso il via l’attività di rivendita di giornali che allora si trovava sul lato destro in fondo a piazza San Michele, davanti al loggiato di palazzo Pretorio. Un’elegante costruzione che, per motivi logistici nel 1985 venne sostituita con una più spaziosa, fino a quella attuale che risale a quattordici anni fa. Un capolavoro artistico che i proprietari abbandonarono a malincuore. Ma i tempi cambiavano e la sola vendita di riviste e giornali non era più sufficiente e per mandare avanti l’attività. Arrivarono allora i souvenir, le magliette e i gadget.

«La giusta soluzione, benché presa con molto rammarico» spiega Gallacci che dal nonno ha ereditato gentilezza, affabilità e simpatia. Ma anche clienti che si tramandano da generazioni e che non hanno dimenticato il sorriso di Mara, figlia di Renato e mamma dell’attuale gestore, scomparsa nel 2001, pochi mesi dopo l’ultima ristrutturazione dell’edicola, la quale insegnò i segreti del mestiere al figlio, affiancandolo nel lavoro per alcuni anni. E lui a chi passerà il testimone? «Difficile dirlo adesso, dice, anche perché la speranza che i miei figli possano proseguire la tradizione di famiglia sono pressoché nulle. Hanno 15 e 19 anni ed altri obiettivi». Molto probabilmente non proseguiranno neppure l’attività del padre di None, Luciano Gallacci. Tra i più rappresentativi della città, il chiosco fu ritratto qualche anno fa, nel suo aspetto primitivo dalla pittrice Maria Stuarda Varetti e nel tempo è stato spesso oggetto della penna pungente dell’indimenticabile Giorgio Marchetti, alias Pierin Lucchese che proprio pochi minuti prima di morire, aveva postato un simpatico aneddoto dedicato. Purtroppo la struttura originale, sistemata nell’area del parco del foro Boario, è sparita.

Molte le vicende che ruotano intorno alla storica edicola che nel 1893 fu acquistata dalla famiglia Brancoli che vi esercitò fino al 1930 quando si decise il trasferimento da piazza San Michele alla sede attuale. Pare che anche Giacomo Puccini quando si trovava a Lucca vi sia passato per acquistare i giornali dell’epoca. E una leggenda racconta che la principessa Elisa Baciocchi vi abbia cercato riparo in un giorno di pioggia

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=89794
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