Covid. Dalla zona bianca a quella rossa : cambiano le regole

Covid. Dalla zona bianca a quella rossa. Ecco come cambiano le regole con il nuovo decreto

Il nuovo decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri, atto a contenere i contagi da Covid, oltre ad introdurre il Super green pass per vaccinati e guariti, ridisegna restrizioni e limitazioni a secondo del colore della regione, contraddistinto da 4 fasce: bianca, gialla, arancione, rossa, valide dal 6 dicembre al 15 gennaio.

A cambiare non saranno gli indicatori di rischio, che decreteranno il passaggio da un colore all’altro, che restano incidenza contagi, tasso di occupazione delle terapie intensive e ricoveri, ma restrizioni, limitazioni e divieti saranno variabili a seconda che la persona sia vaccinata, sia guarita o non si sia sottoposta al vaccino.

Zona bianca

A decorrere dal 6 dicembre e fino al 15 gennaio, in zona bianca i luoghi della cultura e di svago: cinema, teatri, stadi e palazzetti dello sport , bar e ristoranti al chiuso, feste, discoteche e cerimonie pubbliche, saranno accessibili solo a chi è vaccinato e guarito dal Covid (green pass rafforzato).

Il tampone non sarà più accettato, come succede ora:

Le capienze saranno del 100% per cinema e teatri; 75% per gli stadi; 50% per impianti sportivi al chiuso; 75% per discoteche all'aperto e 50% al chiuso.

Per accedere al posto di lavoro, utilizzare i mezzi di trasporto a lunga percorrenza (treni ad alta velocità, intercity, aerei eccetera), andare in palestra e in piscina ed effettuare attività sportiva al chiuso basta il green pass “modello base”, ovvero quello che si ottiene anche con tampone antigenico o molecolare negativo. Dal 6 dicembre il green pass modello base servirà anche per alloggiare negli alberghi, accedere agli spogliatoi per l’attività sportiva.

Per lo sci in zona bianca serve comunque il green pass base (non il super green pass) perché è obbligatorio per funivie e seggiovie sempre.

Non serve invece il green pass, né nella versione base né in quella rafforzata, per effettuare una consumazione al bar, pranzare e cenare nei ristoranti purché rigorosamente all’aperto, per praticare sport all’aperto (non si può però accedere agli impianti per farsi una doccia o usufruire degli spogliatoi), andare a fare compere o al supermercato per fare la spesa.

In zona bianca la mascherina non è obbligatoria all’aperto, ma va indossata in tutti i luoghi chiusi diversi dalla propria abitazione, compresi i mezzi di trasporto pubblico (aerei, treni, autobus) e in tutte le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o siano possibili assembramenti.

Zona gialla

Anche in zona gialla chi ha il green pass rafforzato non è soggetto alle restrizioni. Unica differenza con la zona bianca è l’obbligo di mascherina anche all’aperto.

Zona arancione

Non ci saranno chiusure, si allarga solo l'ambito di applicazione del super green pass che rispetto alla zona bianca e gialla si dovrebbe quindi estendere agli impianti sciistici, ma anche a fiere, convegni, centri termali e parchi tematici e di divertimento, bar e ristoranti all'aperto. Le capienze restano le stesse valide per la zona bianca e gialla. La mascherina è obbligatoria all’aperto e al chiuso.

Zona rossa

Scattano le chiusure, con coprifuoco e limitazioni agli spostamenti. Bar, ristoranti, negozi, palestre, cinema, teatri e musei chiusi per tutti, anche se si è vaccinati.
La mascherina è obbligatoria all’aperto e al chiuso.



da il Sole24ore





Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=89907
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