La Cna ne parla in un incontro con i parlamentari del territorio
La Cna ha espresso sorpresa e preoccupazione per il depotenziamento del pacchetto di incentivi per la riqualificazione del patrimonio immobiliare contenuto nella manovra approvata dal Consiglio dei Ministri che conferma l’impronta fortemente espansiva della politica di bilancio finalizzata a rafforzare la crescita economica. L’associazione ha infatti sottolineato che la forte limitazione del Superbonus 110%, la riduzione del bonus facciate e, elemento ancor più grave, la cancellazione della cessione del credito per i bonus del 65% e 50% mettono a rischio il positivo andamento del settore dell’edilizia che sta finalmente mostrando robusti segnali di ripresa dopo un lungo periodo di crisi. “Inoltre – spiega Marco Magnani, presidente di Cna costruzioni di Lucca - le nuove misure renderanno più complicato il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi di efficientamento energetico e riduzione delle emissioni, e di valorizzazione delle nostre città. Si tratta di interventi che hanno bisogno di certezza e stabilità nel tempo, mentre la manovra conferma un approccio discontinuo con modifiche e cambiamenti ogni anno che generano incertezza e inibiscono le scelte di investimento”. Cna spera che il Parlamento corregga l’impianto della manovra nella parte che riguarda gli incentivi all’edilizia e confida che quanto prima si apra un tavolo sul tema rilevante del fisco e della riduzione del cuneo fiscale. Proprio in vista del dibattito parlamentare, la Cna di Lucca ha convocato un incontro con i rappresentanti istituzionali del territorio previsto per venerdì 3 dicembre, in video tramite Zoom, dalle ore 18 alle ore 20. Il tema della riunione saranno le prospettive dei bonus edilizia e la presentazione delle azioni e delle proposte della Cna. Sono previsti interventi di Marco Magnani, Francesco Belluomini (presidente di Cna Installazioni Lucca) e di Antonio Chiappini (coordinatore Cna Costruzioni e Installazioni Toscana). E’ prevista, inoltre, la partecipazione di Umberto Buratti (deputato PD), Massimo Mallegni, (senatore FI), Manfredi Potenti (deputato Lega), Riccardo Zucconi (deputato FDI).
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