Comunicato del neocostituito circolo PD di Villa Basilica

Come neocostituito circolo PD di Villa Basilica siamo rimasti perplessi dall’enfasi con cui si
afferma che la vendita di un bene della collettività sia un successo, secondo noi è un
fallimento politico: in primis perché era un bene che non comportava costi alla comunità
ma anzi una entrata certa annua e rappresentava un bene patrimoniale; poi perché la
procedura di cessione non è stata esente da difetti, uno su tutti il rischio che la proprietà
andasse nelle mani di soggetti terzi, lontani dal territorio e mossi da intenzioni di tipo
speculativo; siamo felici di aver scampato il rischio in quanto ad aggiudicarsi un’asta, che
poteva avere esiti ben differenti, sono state le industrie del territorio che hanno fin’ora
gestito il depuratore con ottimi risultati, ma questo è un palliativo che non ci deve far
dimenticare che le istituzioni pubbliche non si possono permettere di correre tali rischi e –
al contrario – avrebbero dovuto gestire il CO.A.D. (ente a partecipazione interamente
pubblica dei comuni di Pescia e Villa Basilica) in modo ben diverso e non lasciando il
CO.A.D. languire in liquidazione da anni, incapace di gestire, controllare e soprattutto
supportare il gestore dell’impianto di depurazione.
Ma il grande fallimento di questa operazione è da ricondurre al fatto che asset sempre più
fondamentali per la società come il cosiddetto “ciclo dell’acqua” che parte dalla captazione
passando alla distribuzione e poi alla depurazione, a nostro avviso dovrebbe essere sotto
il controllo di Enti pubblici: il bene acqua si ricorda essere un bene pubblico sancito dal
referendum del giugno 2011 con il quale 27 milioni di italiani votarono per la gestione
pubblica del servizio idrico. Nel caso in questione si è fatto esattamente il contrario
privatizzando quanto era pubblico, quando in casi non troppo lontani amministratori locali
dopo aver delegato a consorzi misti pubblico-privato la depurazione delle acque stanno
mettendo in discussione tale scelta; e, come se non bastasse questo, a nulla sono valse
interrogazioni consiliari in regione che a chiunque dotato di senno avrebbero dovuto far
nascere, se non un ripensamento, almeno un dubbio sulla opportunità di tale decisione
politica. Ma anche concedendo la presunzione di non avere dubbi, come mai non si è
proposto ne accettato un confronto, pubblico, in cui far valere le ragioni di tale scelta?
Ci auguriamo che in futuro decisioni così impattanti sulla nostra comunità siano prese
dopo un dibattito pubblico, in tal senso proponiamo l’effettuazione di dirette streaming dei consigli comunali, alla stregua di quanto avviene in molti comuni, riportando la politica
nella società che amministra e che così può essere da quest’ultima controllata.

Per il direttivo del Circolo PD di Villa Basilica, il segretario Mirco Del Carlo.

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=89975
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