Parliamo di scuole, di edilizia scolastica

Parliamo di scuole, di edilizia scolastica. L’argomento è lo stesso sia per la scuola dell’obbligo o superiore. Vogliamo affrontare il problema in maniera compiuta riguardo gli istituti superiori partendo dalle giuste proteste che in questi giorni stanno facendo gli studenti dell’istituto “Stagi-Don Lazzeri” di Pietrasanta che ha aule e laboratori fatiscenti o inagibili, ma potremmo parlare anche del “Paladini” di Lucca dove centinaia di studenti, distribuiti su 15 classi, fanno lezione negli angusti container dove piove all’interno con l’impianto elettrico che si interrompe. Ad oggi per gli studenti versiliesi e lucchesi non ci sono tempi certi per i lavori che deve fare l'Amministrazione provinciale. Potremmo elencare molti altri esempi di edifici scolastici privi di impianti a norma, non antisismici, con “classi pollaio”, con intonaci cadenti, con impianti di riscaldamento spenti e via dicendo. Poi c’è la beffa per gli studenti che hanno occupato i due istituti per protestare contro la negazione di un diritto costituzionale con l'intervento della polizia per farli sgomberare perchè, si dice, che la protesta non è fatta nella giusta forma (invece non garantire ambienti idonei per lo studio va bene nella forma e nella sostanza?). Sappiamo benissimo che gli Enti locali che sono chiamati ad intervenire sono i responsabili diretti degli edifici (in questo caso la Provincia per le scuole superiori) ma abbiamo dimenticato troppo in fretta che le province qualcuno, per pura demagogia, le voleva sopprimere col famigerato disegno anticostituzionale del PD di Renzi e Del Rio, poi naufragato con la sonora bocciatura referendaria, ma che ha lasciato comunque questi Enti nel limbo ed in seria difficoltà. Le Province, infatti, hanno mantenuto molte competenze, come l’edilizia scolastica delle superiori, però non hanno le risorse in bilancio per intervenire. Lo Stato e la Regione danno pochissimi soldi e queste cercano di arrangiarsi chiedendo soldi alle fondazioni bancarie per fare almeno qualche intervento. Tra l’altro tra poco, anche per la nostra Provincia, ci saranno le elezioni, non più dirette dei cittadini ma di secondo grado a cui parteciperanno solo i consiglieri comunali. Siamo già ai giochi per le alleanze con una frenetica campagna acquisti di voti di questo o quel consigliere ma si perde di vista, ancora una volta, che la principale responsabilità è dei governi (di centro destra e centro sinistra insieme ai 5stelle) che si sono succeduti negli anni che hanno fatto a gara a chi tagliava più risorse alla scuola pubblica finanziando quella privata, in barba alla Costituzione. In periferia gli amministratori locali sono lasciati a se stessi a contendersi le briciole ed a elemosinare qualche spicciolo che non risolverà i problemi. E allora di chi è la colpa? Semplice, dei ragazzi e dei genitori che protestano!





Partito Comunista Italiano – Federazione di Lucca e Versilia.

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