'Sconfinati': tre serate di danza, teatro e musica per un viaggio multiculturale con SPAM!

Da martedì (14 dicembre) a giovedì un viaggio multiculturale con grandi artisti da Libano, Mozambico e Turchia nella sede dell’associazione a Porcari

Un affascinante viaggio multiculturale all’insegna della danza, del
teatro e della musica che porterà ad incontrare artisti extraeuropei che
vivono e lavorano in una dimensione cosmopolita a cavallo fra i loro
paesi e l'Europa. Un modo per conoscere modi differenti di vivere,
pensare e rapportarsi alla realtà, attraverso la performance artistica.

Nasce da questa idea la nuova rassegna di arte e spettacoli Sconfinati
curata da ALDES | SPAM! Rete per le arti contemporanee, che si terrà
martedì (14 dicembre), mercoledì e giovedì nella sede dell’associazione
in via Don Minzoni 34 a Porcari.

Tre appuntamenti animati da protagonisti della scena contemporanea
extraeuropea, dal forte legame con il nostro continente ma pienamente
rappresentativi di quanto accade nella scena culturale di Libano, il
Mozambico e la Turchia.

A partire dal coreografo, danzatore e direttore artistico del Maqamat
Dance Theatre Omar Rajeh libanese, che aprirà la rassegna martedì (14
dicembre) alle 21, con la conferenza/spettacolo The odor of the elephant
after the rain. A salire sul palco mercoledì (15 dicembre) sarà invece
Edivaldo Ernesto, danzatore, insegnante, coreografo Mozambicano, con
Brace, cui seguirà la prima parte del documentario di Graziano Graziani
8 giorni a Maputo. Appunti sulla scena artistica del Mozambico,
realizzato per Rai Radio 3. Giovedì (16 dicembre), infine, l’attrice
turca naturalizzata italiana Deniz Ozdogan si esibirà insieme a Tommaso
Rolando e Ruben Esposito con la cantata in 7 capitoli Istanbulbeat.

Tre artisti, tre nazioni, tre culture per introdurre lo spettatore a
differenti visioni del mondo e far germogliare la curiosità verso
l’altro, verso chi vive e lavora al di fuori del nostro rassicurante
continente e non ha scelto di migrare ma di vivere a cavallo fra la sua
e la nostra terra. Le performance, quindi, saranno l'occasione per
scoprire nuove visioni del mondo, oltrepassare i propri confini
culturali e parallelamente, per far conoscere anche al di fuori del
circuito dei grandi festival internazionali, in una realtà periferica
come quella di Porcari, modi diversi di pensare l’arte ed essere
artisti. Un modo per viaggiare, nonostante le limitazioni di questo
periodo, utilizzando l'arte, come mezzo di trasporto.

“Gli Sconfinati, da cui il titolo della rassegna - spiega Roberto
Castello, direttore artistico di ALDES - sono persone che sconfinano,
nel senso di uscire dal guscio delle proprie certezze e comodità, per
vedere cosa si dice e pensa altrove. Ma il nome indica anche una assenza
di limiti, l’avere una visione non autoriferita del mondo, la volontà di
scavalcare i propri confini socioculturali e scoprire cosa c'è là fuori.
Questa è la filosofia delle tre serate organizzate presso SPAM!”.

“Serate - continua Roberto Castello - che vogliono essere occasioni di
accogliente socialità, incontro e convivialità. Prima di ogni spettacolo
infatti, a partire dalle 20,10, e successivamente alle esibizioni sarà
possibile mangiare un piatto caldo e bere un bicchiere di buon vino,
preparati dall’ottima cucina della cooperativa sociale Equinozio.
Un’occasione per condividere interessi e scambiarsi opinioni in
un’atmosfera tranquilla e cordiale”.

Atmosfera che accompagnerà le tre performance, affiancate inoltre dalla
mostra di maschere e sculture artigianali africane a cura di Abdou
Ngoupayou, visitabile durante tutta la durata della rassegna. Nato in
una famiglia di scultori, Abdou Ngoupayou possiede un legame profondo
con l’arte della scultura, che ha coltivato collezionando opere
provenienti da varie zone dell’Africa, ognuna con una forma propria e
una propria storia.

Sarà proprio Abdou Ngoupayou a raccontare queste storie a Festa! – Il
piacere di incontrarsi, un evento organizzato da SPAM! in collaborazione
con il Comune di Capannori nell’ambito di Natale in centro a Capannori,
in via Carlo Piaggia. Qui infatti sabato (18 dicembre), alle 17, dopo
l'intervento musicale di Paolo Pee Wee Durante, Abdou Ngoupayou, fra i
banchi del mercatino, introdotto da Roberto Castello, terrà la
conferenza Arte e maschere in Africa. Sarà inoltre possibile acquistare
direttamente al suo banchetto le maschere africane. Alle 18 il programma
prosegue con Open Dance Club che prevede il concerto per ballare tenuto
da Paolo Pee Wee Durante (tastiere), Zeno Marchi, (chitarra), Andrea
Melani (batteria). A condurre le danze Genito Molava.
Domenica 19 il programma di Festa! si conclude alle 15 con lo spettacolo
La grande festa delle bolle di sapone di Fabio Saccomani. A seguire,
alle 18, Ballo Liscio! in piazza con la fisarmonica di Fabrizio Gronchi.

Per partecipare alla rassegna Sconfinati è richiesta la prenotazione.
Occorre scrivere a info@spamweb.it oppure contattare il numero
348.3213504. L’ingresso agli appuntamenti del 14, 15 e 16 dicembre
presso SPAM! (dalle 20,10, spettacoli alle 21) è di 7 euro per il
biglietto intero e 2 euro per gli under 25. Il prezzo delle bevande è 1
euro, per il piatto unico 5 euro. È richiesto il green pass rafforzato.

Per il programma completo e il profilo completo degli artisti è
possibile consultare il sito
https://www.aldesweb.org/progetti-locali/sconfinati oppure la pagina
Facebook https://www.facebook.com/events/431549401703828.

Info e programma di Festa! Il piacere d’incontrarsi su
www.facebook.com/events/337603138172690.

Il programma completo della rassegna Sconfinati

Martedì 14 dicembre alle 21
The odor of elephants after the rain - Omar Rajeh/Maqamat

Una performance personale ma anche politica e sociale di Omar Rajeh. Un
assolo di danza, un film e un discorso sul palco che mettono in
discussione l’essenza del dolore, come comunichiamo tale sentimento e
come proviamo il dolore degli altri. Per Omar Rajeh, queste domande sono
iniziate con lo smantellamento forzato di Citerne Beirut, centro
culturale nel cuore della città, nell’agosto 2019, seguito dal collasso
politico ed economico in Libano, dalla crisi globale legata Covid-19 e
infine dalla devastante esplosione nel porto di Beirut nell’agosto 2020
che ha distrutto metà della città, uccidendo e ferendo migliaia di
persone.

Omar Rajeh è coreografo, danzatore e direttore artistico del Maqamat
Dance Theatre. Il suo lavoro intenso e potente ha dato un contributo
essenziale e significativo alla creazione di una scena della danza
contemporanea in Libano dal 2002 a oggi. È fondatore di Beirut
International Platform of Dance, uno dei festival di danza più
importanti del Libano. Quest’anno ha ricevuto il titolo di Cavaliere
dell’ordine delle arti e delle lettere dal ministro francese Roselyne
Bachelot-Narquin, per il suo contributo e impegno per la cultura.

Mercoledì 15 dicembre alle 21
Brace - Edivaldo Ernesto

Edivaldo Ernesto trae ispirazione dai guerrieri Muanemutapas e Zulos per
creare una narrazione immaginaria che protegga la loro eredità. La loro
poesia è rara ma semplice, la loro esistenza è un mito che viaggia alla
velocità della luce attraverso un vasto paesaggio difficile e pieno di
sfide con cui interagiscono in modo vitale, adattandosi e imparando da
diversi organismi come sopravvivere.

Edivaldo Ernesto, esperto di improvvisazione, insegnante e coreografo.
Nato in Mozambico, attualmente residente in Germania, è profondamente
influenzato dal suo background mozambicano e dalla danza tradizionale
dell’Africa occidentale. Dopo aver frequentato alcuni seminari di danza
contemporanea ha conseguito una formazione da professionista.

Ha presentato le sue creazioni a Bouge B, DeSingel Festival ad Anversa,
Tanzfestival in Kulturzentrum Tempel, a Karlsruhe, Offestival, Garage 29
a Bruxells, Gdansk Dance Festival a Gdansk, Radialsystem a Berlino e
Exit festival a Parigi. D al 2012 porta avanti la ricerca e lo sviluppo
di una sua tecnica personale: Deep Movement e Next Level, con workshop
tenuti in diversi paesi.

Giovedì 16 dicembre alle 21
Istanbulbeat - Deniz Ozdogan, Tommaso Rolando, Ruben Esposito. Regia di
Aleph Viola

Istanbulbeat è una dedica di Deniz Ozdogan alla sua città, un tributo a
questa grande madre, croce e delizia della multiculturalità. Lo
spettacolo è un viaggio in 7 capitoli. Una cantata, un omaggio, un
tentativo di riconnessione. Un atto di riscrittura magica della propria
storia, incontrando con amore i fantasmi del passato, per aprire una
porta sul presente, in una fase così violenta della storia della
Turchia.
Deniz Ozdogan, nata a Instanbul nel 1982 è un’attrice turca
naturalizzata italiana. Considerata una fuoriclasse della scena, ha
iniziato a recitare all’età di cinque anni come studente del teatro
nazionale di Istanbul.
Si è trasferita in Italia nel 2001 e a 19 anni è ammessa all’Accademia
nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico. Il 2011 segna il suo debutto
nel cinema nel film Io non sono io – Romeo, Giulietta e altri di Paul
Santolini insieme a Riccardo Scamarcio. Tra i maggiori riconoscimenti,
ha vinto il Golden Graal, il Premio Ristori, il Golden Boll come miglior
attrice.

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=90163
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