IL BUCCELLATO

IL BUCCELLATO
(Estratto dal mio libro “Pillole di Lucca” disponibile su Amazon.)
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Natale è il tempo del Panettone, ma tutti sappiamo che il dolce tipico lucchese per eccellenza è il buccellato, da non confondere con quello siciliano che, pur avendo lo stesso nome, ha una ricetta completamente diversa. Senza descriverne la composizione e il gusto, vorrei parlare delle sue origini e del suo strano nome il quale proviene dal latino “buccella” cioè boccone, infatti, per gli antichi romani, il “buccellatum” era un pane rotondo formato da una corona di panini, ovvero “buccellae”, e facente parte della razione giornaliera dei soldati di Roma. Qualcuno, probabilmente un panettiere e su specifica richiesta della nobiltà lucchese, provò a creare qualcosa di diverso dal solito pane utilizzato dalla plebe, qualcosa di più caratteristico e con un sapore particolarmente gradevole. Il risultato raggiunto ottenne sicuramente un grande successo anche perché, se non fosse stato così appetibile, non sarebbe arrivato fino ai nostri giorni. Si parla di questo alimento già in un documento del 1485 dove si racconta come una donna uccise il marito proprio avvelenandone il buccellato. Vista la sua diffusione, la Repubblica di Lucca, nel 1578, impose una tassa sulla sua vendita e i soldi ricavati da questa imposta furono utilizzati per mantenere e ricostruire gli argini del fiume Serchio.



Tratto dal gruppo Facebook 'sei lucchese se'

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