In scena il racconto autobiografico dell’attrice Deniz Özdoğan che si intreccia con la storia
Un omaggio a Istanbul, città ponte tra Oriente e Occidente e capitale della multiculturalità, ora al centro di un momento complicato della sua storia, per affrontare un passato doloroso e ricucire il rapporto con la propria terra.
È Istanbulbeat, la performance in sette capitoli dell’attrice turca naturalizzata italiana Deniz Özdoğan che chiuderà domani (16 dicembre) alle 21 nella sede di SPAM! in via Don Minzoni 34 a Porcari, la rassegna Sconfinati, la tre giorni di danza, teatro e musica, curata da ALDES | SPAM! Rete per le arti contemporanee.
Alternando canto, musica e parola, Deniz Özdoğan - artista scelta nel 2016 dall’Ambasciata Turca come rappresentante della cultura turca in Italia insieme a Ferzan Ozpetek e Serra Yılmaz e vincitrice di importanti premi tra cui il Golden Graal, il Premio Ristori, il Golden Boll come miglior attrice - sarà protagonista sul palco insieme a Tommaso Rolando e Rubén Esposito per cantare la città e tentare di riconnettersi alle origini elaborando il dolore di una violenza subita.
Istanbulbeat è un racconto autobiografico di un’ora e mezza scritto dalla stessa attrice e diretto da Aleph Viola, che in un crescendo emotivo si intreccia a una parte della storia turca: dal colpo di stato del 1980 ai genitori in galera, dalla retorica antimilitarista alla questione curda, dai libri “proibiti” mascherati da Harmony nella biblioteca di casa al percorso improbabile che andava dalla zona asiatica fino a Taksim, nella parte europea.
Una dedica dell’attrice, quindi, alla città natia e un tributo alla grande madre, al ventre che l’ha generata. E contemporaneamente, un atto di riscrittura catartica della propria storia personale, in cui s’incontrano con amore i fantasmi del passato per aprire una porta sul presente, in una fase così violenta della storia della Turchia come quella attuale.
“Ho un’immagine dentro - recita la presentazione dello spettacolo - di donne e di uomini arrabbiati, che si sono feriti a vicenda, “un debole uomo baciato da una puttana”, dei bambini feriti vestiti da adulti, non c’è felicità in quest’immagine, c’è solo guerra. Ora ho bisogno di ridare la dignità e la gioia all’uomo, alla donna, al bacio e alla debolezza”.
Prima dello spettacolo, a partire dalle 20,15, sarà possibile mangiare un piatto caldo e bere un bicchiere di buon vino, grazie alla cooperativa sociale Equinozio.
Durante la serata sarà inoltre possibile ammirare la mostra di maschere e sculture artigianali africane a cura di Abdou Ngoupayou, Lo scultore e le sue maschere nel weekend del 18 e 19 dicembre saranno presentate con un breve racconto da lui e Roberto Castello a Festa! – Il piacere di incontrarsi, altro evento organizzato da SPAM!, in collaborazione con il Comune di Capannori, nell’ambito di Natale in centro a Capannori, in via Carlo Piaggia. Nella due giorni dalle 15 alle 19, , negli spazi del mercatino, si intervalleranno concerti, balli e racconti con la partecipazione di Paolo Pee Wee Durante (tastiere), Zeno Marchi,(chitarra), Andrea Melani (batteria), Genito Molava (danza - Open Dance Club), Fabio Saccomani (con lo spettacolo: La grande festa delle bolle di sapone) e il fisarmonicista Fabrizio Gronchi (Ballo Liscio!). Per partecipare alla terza serata della rassegna Sconfinati è richiesta la prenotazione. Occorre scrivere a info@spamweb.it oppure contattare il numero 348.3213504. L’ingresso (dalle 20,10, spettacolo alle 21) è di 7 euro per il biglietto intero e 2 euro per gli under 25. Il prezzo delle bevande è 1 euro, per il piatto unico 5 euro. È richiesto il green pass rafforzato.
Per i dettagli della rassegna è possibile consultare il sito https://www.aldesweb.org/progetti-locali/sconfinati oppure la pagina Facebook https://www.facebook.com/events/431549401703828.
Deniz Özdoğan
Nata a Istanbul nel 1982, Deniz Özdoğan è un’attrice turca naturalizzata italiana. Considerata una fuoriclasse della scena, ha iniziato a recitare all’età di cinque anni come studentessa presso il Teatro nazionale di Istanbul.
Nel 2001 si trasferisce in Italia dove a 19 anni è ammessa all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico. Ha recitato, tra gli altri, con Massimo Dapporto ne Il malato immaginario, ne Il gabbiano, diretto da Leo Muscato, ne La casa di Ramallah di Antonio Tarantino, per la regia di Antonio Calenda al fianco di Giorgio Albertazzi e nella messa in scena di Valerio Binasco e di Romeo e Giulietta nel ruolo della protagonista, a fianco a Riccardo Scamarcio. Fino ai più recenti Homicide House (premio Tondelli) di Emanuele Aldrovandi, presentato nel 2014 al Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria in cui è la protagonista Tacchi a spillo, e Lampedusa del drammaturgo britannico Anders Lustgarten, che ha debuttato in prima nazionale a Mittelfest 2018 e le valse il Premio Ristori come migliore attrice.
Molte le collaborazioni con Valerio Binasco e la sua Popular Shakespeare Company di cui ha fatto parte, oltre all’importante rapporto creatosi con il drammaturgo e regista argentino, ormai nome di culto del teatro contemporaneo mondiale, Raphael Spregelburd.
Nel 2016 è una dei tre artisti scelti dall’ambasciata turca come rappresentante della cultura turca in Italia insieme a Ferzan Ozpetek e Serra Yılmaz. Il 2011 segna il suo debutto nel cinema nel film Io non sono io – Romeo, Giulietta e altri di Paul Santolini insieme a Riccardo Scamarcio.
Tra i maggiori riconoscimenti, ha vinto il Golden Graal, il Premio Ristori e il Golden Boll come miglior attrice.
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