Mascherine Ffp2 obbligatorie: dove bisognerà portarle

Fra le disposizioni inserite nel nuovo decreto varato dal governo Draghi per cercare di contrastare la recrudescenza del contagio da Covid-19 c'è anche l'obbligo di utilizzare le mascherine Ffp2, quelle bianche (anche se esistono le versioni colorate), più resistenti delle semplici protezioni chirurgiche, in alcuni luoghi particolarmente a rischio infezione. Sono per lo più spazi al chiuso, ma ci sono anche aree all'aperto.

I luoghi dove sono obbligatorie

Bisognerà indossare le Ffp2 sui mezzi di trasporto pubblici, sia su quelli a lunga percorrenza, sia sui veicoli utilizzati per il trasporto pubblico locale. Mascherina Ffp2 indosso anche nei luoghi di cultura che rimarranno aperti, come i cinema, i teatri e i musei. Infine bisognerà portare sul viso la mascherina Ffp2 anche quando si assiste a un evento sportivo, negli impianti al chiuso (per esempio i palazzetti) ma anche in quelli all'aperto, come gli stadi, dove rimane - per ora - la possibilità di riempire le tribune fino al 75[[[]]%[]] della capienza massima.




Abbiamo iniziato a conoscere l'importanza (e l'efficacia) della mascherine Ffp2 fin dall'inizio della pandemia. E, in particolare nei primi mesi di convivenza con il Covid-19, in Italia abbiamo riscontrato anche difficoltà nell'approvvigionamento e, di conseguenza, nel reperimento di questi strumenti. Trovandoci anche di fronte a mascherine Ffp2 che non rispettavano gli standard richiesti.


Per essere messe in commercio le mascherine Ffp2 devono essere prima analizzate da un organismo terzo che ne certifichi l'aderenza ai requisiti della norma tecnica EN 149:2001 sulla protezione delle vie respiratorie. Ottenuto il via libera il produttore potrà “fregiarsi” del marchio CE. Come riconoscere le mascherine a norma? Sulla confezione e sul prodotto deve essere riportato il marchio CE accompagnato da un codice di quattro numeri. Questo identifica il laboratorio o un altro soggetto che ha dato il via libera al prodotto perché questo è in linea con la norma EN 149:2001. Il marchio CE, per altro, deve avere proporzioni precise. Se è diverso o ha dimensioni differenti può essere contraffatto e quindi non rispettare gli standard di sicurezza europei.

L'elenco completo di tutti gli enti certificatori autorizzati compare sul database 'Nando' della Commissione Europea.

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