Ha un sapore amaro quella che doveva essere la ciliegina sulla torta del centenario della Pugilistica Lucchese. La manifestazione di Santo Stefano, costruita attorno al match per il vacante titolo italiano dei pesi leggeri professionistici tra Marvin Demollari e Fathé Benkorichi, e realizzata in collaborazione con il Buccioni Boxing Team, ha avuto infatti un epilogo infelice.
Non tanto per l’evento, che ha portato a Lucca uno spettacolo pugilistico di altissimo livello, anche grazie ad un’organizzazione che ha trasformato il Palazzetto dello Sport in una location da sogno per gli amanti della nobile arte. Né tantomeno per la partecipazione, con oltre 600 persone che, nonostante lo stato di emergenza e la stretta sulle misure anti-Covid, hanno voluto essere presenti al più importante avvenimento pugilistico della città da svariati anni a questa parte. Non sono state nemmeno le prestazioni dei pugili a guastarne il sapore, con tutti i lucchesi impegnati che, chi più chi meno, hanno messo in atto delle buone performance. Negli otto match di pugilato olimpionico che si sono disputati prima del match clou, i tre allievi di Giulio Monselesan saliti sul ring, Achraf Leckal, Lorenzo Frugoli e Alessandro Gatti, hanno fatto bottino pieno, con tre meritate vittorie.
L’amaro in bocca però lo lascia abbondantemente la sconfitta ai punti, non unanime (96-95; 96-94; 95-96 i punteggi dei giudici) ma giusta, dopo 10 riprese di vera e propria guerra, di Marvin Demollari nel match per il titolo. A pesare sono i mesi di attesa, aspettando di essere ufficialmente eletto come sfidante al titolo detenuto dal livornese Vairo Lenti; Sono le delusioni portate dall’infortunio che lo ha costretto a rinunciare al titolo, costringendo il lucchese ad aspettare ancora che venisse trovato un co-sfidante, individuato inizialmente in Vincenzo Picardi, il quale si è poi tirato indietro, lasciando spazio a Benkorichi, ma solo dopo un altro periodo di attesa; Sono i duri allenamenti che hanno costellato tutto questo lungo percorso; Sono le speranze di un pubblico caldissimo, come suo solito quando c’è stato da sostenere il beniamino di casa.
Ma Marvin “Pitbull” Demollari non ha troppo da rimproverarsi, dopo aver perso di misura un match contro un avversario di altissimo livello. Le prime riprese non lasciano dubbi, e vedono il milanese allungare il vantaggio ai punti, riuscendosi a scrollare di dosso l’asfissiante pressione sulla corta distanza del ventisettenne lucchese grazie alla sua rapidità tanto nel colpire in anticipo quanto nell’evitare i pugni con movimenti di busto e di gambe.
Attorno alla metà del match però la situazione sembra volgere in favore del lucchese. Benkorichi, forte del vantaggio accumulato fino a quel momento, lascia un po’ calare l’attenzione. Demollari trova più falle nella guardia del suo avversario, fino a quel momento chiusa in modo quasi ermetico, e riesce a recuperare qualche punto di svantaggio, in una serie di riprese combattutissime.
Non riesce però a ribaltare il match il lucchese, nemmeno dopo l’exploit delle ultime riprese, in cui nonostante la stanchezza, con la propria combattività ha messo in seria difficoltà un Benkorichi fisicamente provato, ma ancora lucido ed attento a limitare i pericoli.
Nonostante il 2021 non si sia concluso come avrebbe voluto il professionista nostrano, questo è stato un anno di importanti traguardi tanto per la società che per l’atleta, a cui è mancato solo di coronarlo con il titolo. Ora ci sarà il tempo per far sbollire la delusione, in vista di un 2022 in cui la Pugilistica Lucchese ed i suoi atleti tenteranno di confermare e superare gli ottimi risultati ottenuti nell’anno del centenario.
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