Scomparsa di Sassoli, Fanucchi: “Ci ha insegnato il valore della gentilezza e della libertà”
Il ricordo dell'incontro nel 2018 a Sant'Anna di Stazzema per commemorare l'eccidio
L'eredità più profonda di David Sassoli è tenere alta l'attenzione per difendere le libertà democratiche. Questa, in sintesi, è la riflessione di Franco Fanucchi, vicesindaco di Porcari, che dedica al presidente del parlamento europeo deceduto martedì (11 gennaio) parole appassionate.
“Di David Sassoli – scrive – ho un ricordo nitido e diretto, di un pomeriggio di sole a Sant'Anna di Stazzema, nei luoghi dell'eccidio, a 74 anni esatti di distanza. Era il 2018 e parlammo a lungo, di scuola soprattutto. Ho letto tante parole sulla sua competenza e sulla sua lucidità nel cogliere e interpretare i giusti tempi e modi del dibattito politico. Mi associo e le faccio mie. Vorrei tuttavia condividere, come vicesindaco di Porcari e uomo delle istituzioni, qualche ulteriore pensiero”.
“La scomparsa di Sassoli – prosegue Fanucchi – ha generato un vuoto che invita tutti a riflettere sulla forza della gentilezza, del pensiero espresso in modo assertivo ma mai con aggressività. Gli apparteneva un'etica del discorso pubblico che andava ben oltre la forma: era sostanza, viva, di obiettivi da raggiungere e valori da non tradire”.
“Quel pomeriggio di quattro anni fa, a pochi metri dall'ossario delle vittime di una delle pagine più buie della nostra storia, Sassoli – va avanti Fanucchi – prese la parola in chiusura della cerimonia di commemorazione. Si soffermò sui venti nazionalisti, sempre più forti anche nei paesi dell'Unione europea, ed esortò tutti i presenti non solo a non dimenticare gli orrori del nazifascismo, ma anche ad allenare l'udito, a prestare attenzione ai segni dei tempi e ad agire la memoria, nel quotidiano. Le sue parole erano magnetiche. Concluse le sue riflessioni parlando della responsabilità di vivere in una società di donne e di uomini liberi”.
“Parole – conclude il vicesindaco – che ancora oggi risuonano chiare di fronte alla violenza che si diffonde come un virus sui social a tutti i livelli. Il rispetto per le persone, per i deboli, per chi è diverso (come se non fossimo tutti diversi!), per chi proviene da altri paesi o culture, viene sistematicamente spazzato via da una dialettica e un odio difficili da contrastare. Eppure dobbiamo provarci senza arrenderci all'indifferenza o alla paure. Anche con il sorriso, perché no, accogliente e aperto, come quello che tutti ricordiamo di David Sassoli”.
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