Unire le forze, dei partiti, dei gruppi civici dell'attivismo associativo locale, per confermare il governo del centrosinistra a Lucca. E' questa la sfida di tutto il campo progressista, nessuno escluso, per continuare a costruire un percorso comune per i territori della Provincia e, in particolare, della Piana di Lucca.
La Piana, oggi, č una grande area antropizzata dove vivono circa 200 mila abitanti, operano migliaia di imprese, si spostano migliaia di studenti e lavoratori. Per quanto ogni Comune, in base ai propri confini istituzionali, organizzi i propri servizi e le proprie strategie, č ormai evidente come la 'dimensione di governo' sia quella comprensoriale e sovracomunale. Se si scende nel merito delle scelte da compiere e delle sfide cui far fronte, la dimensione dei problemi č sovracomunale: infrastrutture, servizi socio-assistenziali, pianificazione del territorio, tutela dell'occupazione e sviluppo industriale, servizi alle imprese, sicurezza idraulica ed idrogeologica, politiche per la sicurezza, soccorso e protezione civile.In questi anni, con lo sforzo enorme di superare i campanilismi e le lotte di fazione, Lucca e la Piana sono tornate ad essere un laboratorio di sviluppo con una rinnovata capacitą di lavorare insieme, di costruire sinergie e alleanze per far crescere questo territorio nell'ambito della Costa e di tutto il territorio regionale. Il centrodestra lucchese, diviso, logorato dalle lotte intestine e lacerato dai personalismi, si propone alla guida del capoluogo, offrendo la prospettiva di una inevitabile disgregazione degli obiettivi strategici costruiti negli anni e della conseguente lacerazione della compagine dei Comuni della Piana. Un contraccolpo negativo che riguarderebbe tutto il territorio, condannandolo all'isolazionismo e all'autoreferenzialitą nella dimensione regionale. Si riproporrebbe la prospettiva di quanto accaduto a Pisa e a Pistoia, dove il centrodestra ha condannato le cittą e i territori del comprensorio ad un inesorabile 'sbandamento e naufragio'. Come si č visto nelle elezioni dell'ottobre 2021 ad Altopascio, non vince la sommatoria dei partiti in conflitto fra loro, vince la ricetta dell'unitą del centrosinistra e delle forze civiche. Il programma amministrativo che si sta modellando e la coalizione che si sta consolidando intorno alla candidatura di Francesco Raspini, nata dalle primarie e dall'esperienza di governo di questi anni, č l'unica strada da percorrere, arricchire, rafforzare. In questo percorso, per l'importanza che ha il capoluogo nelle strategie di area vasta, inviamo a tutte le forze progressiste del territorio l'appello all'unitą e soprattutto invitiamo i cittadini elettori , al dialogo fattivo e alla mobilitazione per il voto amministrativo prossimo. Il Segretario del circolo PD di Altopascio Andrea Gioffredi
Questo post ha 1 commenti |