Sui fossi degli spalti delle Mura di Lucca in azione i volontari della Fondazione Cisom grazie alla convenzione con il Consorzio Bonifica 1 Toscana Nord
I fossi degli Spalti delle Mura di Lucca saranno più curati e valorizzati, grazie alla collaborazione che il Consorzio 1 Toscana Nord stringe con la Fondazione Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta - CISOM. L’Ente e la Fondazione, infatti, hanno siglato un’apposita convenzione, che impegna i volontari nella perlustrazione periodica dei fossi che circondano il Centro storico; inoltre, i volontari del CISOM parteciperanno l’ultimo sabato del mese, ad iniziare dal 29 gennaio, all’iniziativa del “sabato dell’ambiente” diventando quindi protagonisti della pulizia partecipata da rifiuti e plastiche, che già vede coinvolti tantissimi soggetti lungo i corsi d’acqua del comprensorio. Il CISOM ha adottato il Canale Fiumicino, che è quello che scorre da porta San Jacopo verso ovest; e il Fosso de La Casetta, che scorre da Porta San Jacopo verso est, fino alle rispettive confluenze nel Canale Piscilla. “Con questa nuova collaborazione, puntiamo a far crescere la sicurezza idraulica ed ambientale in un’area, quella degli Spalti delle Mura, su cui già abbiamo investito molto – spiega il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – Ricordo ad esempio il progetto dei corridoi ecologici, avviato col Comune di Lucca, con la vegetazione salvaguardato proprio lunghi fossi per proteggere la biodiversità e le specie animali che lì si riproducono e nidificano. Grazie alla convenzione, i volontari del CISOM assicureranno quindi un contributo prezioso e continuo: col loro presidio, segnalandoci in tempo reale qualsiasi problema dovesse verificarsi, e con la pulizia partecipata da rifiuti e plastiche, alla quale ogni mese anche i cittadini potranno partecipare”. Ad esprimere apprezzamento per il risultato raggiunto, è anche Pier Paolo Sardi, il Capo Gruppo ad interim di Lucca della Fondazione CISOM. “Il nostro impegno a sostegno della comunità prosegue e si diversifica; questa nuova attività che ci permetterà di spenderci per il nostro territorio e il nostro ambiente, andrà ad affiancare quelle più tradizionali di protezione civile e nel campo del sociale”.
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