Il Comune di Stazzema candida Sant’Anna come Progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati nell’ambito del PNRR Il Sindaco di Stazzema: “Si può realizzare il sogno dei superstiti”
Il Comune di Stazzema ha presentato la manifestazione di interesse alla Regione Toscana perché il progetto di rigenerazione del borgo di Sant’Anna di Stazzema possa essere il progetto scelto dalla Giunta Regionale a ricevere 20 milioni di euro previsti dalla Linea A PROGETTI PILOTA PER LA RIGENERAZIONE CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICA DEI BORGHI A RISCHIO ABBANDONO E ABBANDONATI. Il progetto presentato dal titolo “Il Borgo di San’Anna: dalla memoria nasce il futuro” è per il borgo martire della strage del 12 agosto 1944 una opportunità unica per rinascere ed essere davvero quel luogo di riferimento a livello internazionale per le politiche della memoria, della legalità, per poter finalmente accogliere giovani da tutto il mondo grazie alla possibilità di ospitalità ricettiva e una riqualificazione dei servizi. La proposta del Comune di Stazzema prevede la trasformazione in Ostello della pace della Casa donata dal superstite Enrico Pieri, la conclusione dei lavori interni ed esterni sulla Fabbrica dei Diritti che consentirà di realizzare all’interno in collaborazione con l’Università di Pisa una Università della memoria, il collegamento tra Sant’Anna e Farnocchia e gli altri luoghi della memoria del Comune di Stazzema, il potenziamento della sentieristica, la sistemazione dell’accesso al borgo. Il Sindaco Maurizio Verona con questo progetto si è fatto carico delle aspirazioni dei superstiti della strage per cui Sant’Anna, unico Parco Nazionale della pace in Europa possa rinascere anche dal punto di vista dell’occupazione, attraverso il completamento, miglioramento e creazione di nuove infrastruttura e la realizzazione di nuovi servizi, il centro di costruzione di politiche per il futuro. “E’ un progetto complessivo che vuole recuperare alla vita un borgo che è stato distrutto”, commenta il Sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, “e lo si può fare migliorando le infrastrutture di accoglienza ed i servizi. Sant’Anna è un borgo che il 12 agosto 1944 è stato ucciso: negli anni successivi chiusero la scuola, le miniere, molte case. Oggi con un progetto di accoglienza sia ad ostello con un recupero ad accoglienza diffusa di molti immobili oggi inutilizzati, si può pensare di rigenerare il borgo, creare occupazione giovanile valorizzando i soggetti economici che già operano nel territorio e che lo conoscono e lo vivono. Si può realizzare il sogno di Enrico Pieri e di tutti i superstiti di una Sant’Anna viva che sia un faro in un momento in cui c’è bisogno di parlare di questi temi e di conoscenza. Vogliamo essere l’Università della memoria coinvolgendo tutti i luoghi martiri del nazifascismo”.
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