L'obiettivo è un protocollo nazionale con le aziende che erogano gas, luce, acqua e telefonia
Una proposta operativa per tutelare le famiglie e le imprese dal caro bollette arriva dal sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari, che questa mattina (8 febbraio) ha scritto una lettera al presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni, perché se ne faccia portavoce a livello nazionale.
Non si tratta né di una richiesta di contributi né di una sospensione del debito a tempo indeterminato, ma di un significativo rallentamento di una situazione potenzialmente esplosiva sia a livello economico, sia a livello sociale.
“L’aumento del gas metano – spiega Fornaciari – sta avendo riflessi negativi anche sul costo dell’energia elettrica: ne discende un quadro preoccupante, con percentuali di incremento non sostenibili né dalle famiglie e nemmeno dalle imprese. Questi aumenti peseranno molto e andranno ad incidere anche sulla precisione di pagamento delle altre forniture di servizi essenziali, come l'acqua e la telefonia, perché gli importi in gioco di fatto scombinano i bilanci e le previsioni di spesa”.
Secondo il sindaco di Porcari è necessario che i Comuni, primi soggetti istituzionali ai quali i cittadini e le cittadine si interfacciano in caso di disagio, attraverso Anci diano il via a un urgente dialogo con le aziende che erogano gas, energia elettrica, acqua e telefonia per mettere in atto una procedura sostenibile di acquisizione e recupero crediti nei confronti delle utenze, domestiche e non.
Un grido da allarme che parta dal basso e che coinvolga anche il governo nazionale perché vengano previste rateizzazioni il più lunghe possibili, anche rivedendo gli attuali parametri, con almeno il raddoppio delle rate oggi concedibili. Fornaciari ritiene inoltre utile una dilatazione dei tempi per attivare le procedure sulla morosità, come ad esempio le riduzioni delle potenze elettriche e il distacco o l'interruzione delle forniture. Un protocollo condiviso da tutte le aziende che forniscono servizi essenziali, per evitare disparità e abbattere il numero delle insolvenze.
“In buona sostanza – sintetizza il sindaco di Porcari – serve un rallentamento molto marcato se non un congelamento di tutte quelle procedure che normalmente le aziende attivano per recuperare le fatture scadute e, contemporaneamente, concedere l’opportunità di attivare piani di rateizzo lunghi e sostenibili. Gli aiuti e i ristori senz'altro arriveranno, ma in tempi non sufficienti a disinnescare il problema. Questa soluzione permetterebbe invece alle famiglie e alle aziende di non doversi trovare a fare i conti con le utenze interrotte proprio nella fase della cosiddetta ripartenza”.
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