Martedì 15 febbraio, la vicepresidente della Toscana ed assessore all’agricoltura Stefania Saccardi, l’assessore regionale all’istruzione Alessandra Nardini, saranno a Castelnuovo Garfagnana in loc. Le lame per visitare il primo ed unico agrinido della Toscana.
L’agrinido “Lo spaventapasseri”, nasce all’interno dell’azienda agricola Le Lame, con la consapevolezza che fosse fondamentale incentivare la diffusione di un’agricoltura che vada ad incidere, positivamente, anche in ambito sociale.
L’agrinido nasce 10 anni fa, in montagna, territorio soggetto a spopolamento ed impoverimento di servizi.
All’epoca - commenta Tania Franchini, responsabile regionale turismo di Italia Viva e responsabile provinciale del settore agricoltura - il quadro normativo regionale, che regolava tali realtà, era in fase embrionale; tuttavia, era ferma volontà di Barbara, la titolare dell’azienda agricola, andare avanti in quanto la sopravvivenza della propria azienda agricola doveva passare da una diversificazione delle attività, poi il grande amore per i bambini, coinvolgerli nelle loro attività, ha fatto si, con grandi difficoltà e fatica, che nascesse questa splendida realtà socio/educativa.
Obiettivo principale era salvaguardare quel mondo contadino che presidia il territorio utilizzando la pratica della multifunzionalità che sa coniugare: la cura della terra e la produzione agricola, con una fornitura di servizi sociali e di welfare locale sul territorio circostante.
Questa nuova funzione sociale del mondo contadino ha condotto questa azienda agricola a garantire un servizio di qualità in ambito dell’educazione 0-3, ma nel periodo estivo accoglie tantissimi bambini/e fino ai 14 anni.
Purtroppo – continua Franchini - oggi l’Agrinido vive una situazione difficile. L’agrinido deve attenersi, com’è giusto che sia, a tutti i requisiti degli altri nidi privati e pubblici, ma non usufruisce delle stesse agevolazioni o risorse, questo sarà un punto importante su cui confrontarci martedì in questo tavolo tecnico, dove sarà presente anche il perito agrario Antonio Sacchini che ha affiancato Barbara nel progetto.
Dopo 10 anni di esperienza si ritiene valida ed attualissima la straordinaria bontà di questo servizio educativo e perderlo sarebbe un vero peccato, un danno sociale per l’importante crescita dei bimbi/e, dove la natura diventa un insegnante prezioso, dove si impara a prendersi cura del mondo vegetale ed animale, nel profondo rispetto di ciò che ci circonda, ma anche perdita di posti di lavoro per le donne, in un contesto dove le opportunità di lavoro, per le donne, sono scarsissime, se chiude un’attività agricola, non riaprirà, significa mancanza di tutela, cura e presidio di luoghi e territori.
Grazie all’attenzione della Regione Toscana, degli assessori Stefania ed Alessandra, che ringrazio davvero di cuore – continua Franchini - la Regione potrebbe “adottare” questo primo ed unico Agrinido come progetto pilota. L’idea potrebbe essere quella di usufruire della sua realtà per far nascere in Toscana una tipologia di Servizio contadino per le aree rurali, che crei servizi, posti di lavoro, ma soprattutto un luogo dove i bambini/e possano crescere immersi in quei valori primari di cui il mondo rurale è ancora garante'.
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