Aumento prezzi per la nuova scuola di Badia Pozzeveri (Altopascio): l'amministrazione comunale va verso la nuova gara di appalto
Realizzazione della nuova scuola primaria di Badia Pozzeveri: l’amministrazione comunale va verso la nuova gara di appalto. Le ditte aggiudicatarie dell’attuale gara (avvenuta prima del rialzo dei prezzi), Costruzioni Vitale con Rubner Holzbau Sud, infatti, hanno rinunciato al contratto a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime. L’amministrazione comunale dovrà ora proporre il contratto alle altre tre società classificate così come previsto dal codice degli appalti e, in caso di rinuncia, procedere nel più breve tempo possibile a indire una nuova gara di appalto con tutti gli importi rivisti in base all’aggiornamento prezzi. Una decisione obbligata, resa necessaria dal repentino aumento dei prezzi delle materie prime, di cui si è avuta la certezza solo tra novembre 2021 e gennaio 2022 e che ha reso il quadro economico della nuova scuola (circa 2 milioni di euro) non più in linea rispetto ai valori attuali di mercato per come accertati dal prezzario regionale per l’anno 2022 e dal cosiddetto Decreto compensazioni del novembre scorso. “Stiamo sbloccando la situazione rispetto alla costruzione della nuova scuola di Badia Pozzeveri - spiega il sindaco, Sara D’Ambrosio -. Per noi questa opera resta una priorità. Dobbiamo ora affrontare il problema dell’aumento dei prezzi e le lungaggini burocratiche per arrivare quanto prima ad aprire il cantiere. La gara per la nuova scuola di Badia Pozzeveri, infatti, è stata indetta prima del Covid. Nel mezzo ci sono stati la pandemia e il ricorso della seconda classificata alla gara, che ha bloccato la situazione per più di sei mesi. Quando, intorno a novembre 2021, siamo arrivati a stipulare il contratto con la ditta vincitrice del ricorso al Tar ci siamo imbattuti nel rialzo dei prezzi che rende la gara fatta due anni fa non più attuale e totalmente fuori mercato per quanto riguarda gli importi. Come amministrazione comunale siamo già pronti a stanziare le risorse aggiuntive per rivedere la gara di appalto e andare nuovamente a gara: per noi questa è la strada migliore e l’unica percorribile per arrivare in tempi certi all’avvio del cantiere. Purtroppo la burocrazia ci impone di andare a sentire anche le altre ditte classificate, nonostante sia palese a tutti la non sostenibilità del budget: non farlo ci esporrebbe al rischio di nuovi ricorsi, con un ulteriore allungamento dei tempi. A questo punto andiamo spediti a sondare il terreno con le altre tre ditte che avevano partecipato alla gara, nel frattempo rivediamo gli importi e ci attiviamo per seguire tutti i passaggi successivi e arrivare quanto prima alla risoluzione positiva della vicenda”.
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