VENDITA COAD: NESSUN PROFILO DI ILLEGITTIMITÀ

Villa Basilica, 19 febbraio 2022 – L’amministrazione comunale di Villa Basilica e in particolare il vicesindaco Giordano Ballini replicano nuovamente alle accuse mosse da un gruppo di cittadini sull’alienazione dell’impianto di Veneri: accuse che, ancora una volta, si rivelano del tutto infondate. In particolare il gruppo di cittadini chiede l’annullamento della procedura di alienazione a causa di presunti profili di illegittimità circa la destinazione e la finalità dell’impianto: una richiesta fantasiosa e priva di fondamento.



“Per fare ulteriore chiarezza - spiega la nota - è utile specificare che per la stesura del bando di vendita nell’agosto 2021 è stata interpellata l’Autorità Idrica Toscana (AIT) che si è espressa in maniera netta: il complesso immobiliare di Veneri si colloca al di fuori del sistema idrico integrato. L’impianto non riveste alcun interesse o rilevanza per l’Autorità, se non limitatamente al trattamento della quota minima dei reflui civili. Su questo ultimo punto l’AIT ha richiesto che venisse posta a carico del soggetto aggiudicatario la continuità di tale servizio residuale: richiesta che è stata recepita e inserita come apposita clausola proprio nel bando di gara.

Per quanto riguarda poi le finalità del COAD, l’Autorità Idrica Toscana ha chiarito che il Consorzio non rivestiva alcuna finalità di pubblico interesse diretta o strumentale, perciò la procedura di liquidazione è del tutto corretta. La vendita dei beni COAD è legittima, poiché l’impianto, come ribadito più volte, tratta reflui industriali e, inoltre, non è mai stato interessato da alcun accordo di programma”.



“Infine - continua l’amministrazione comunale - le affermazioni secondo cui gli impianti e i macchinari realizzati dal gestore uscente sarebbero dovuti essere acquisiti in maniera gratuita dal COAD sono bizzarre: esiste, infatti, un contratto di appalto tra il Consorzio Acque e Depurazione e il Consorzio Torrente Pescia nel quale, all’articolo 12, si prevede il rientro da parte del gestore delle somme investite nell’impianto. Non si capisce, francamente, dove il gruppo di cittadini abbia presunto la gratuità dell’acquisizione”.


Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=91331
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