Coreglia. Sulla pagina Facebook del Comune un evento per parlare della violenza di genere

“Si può amare da morire, ma morire d’amore no”: questo il titolo dell’evento organizzato dal Comune di Coreglia Antelminelli, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del Comune, per parlare di violenza sulle donne.

L’incontro si terrà in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Coreglia Antelminelli sabato 26 febbraio, alle 17. Parteciperanno l’assessora alle politiche di genere, Lara Baldacci, la presidente della Commissione Pari Opportunità, Nadia Poli, e Ignazio Danzuso, avvocato della famiglia di Giordana di Stefano, vittima di femminicidio.

«Come amministratori, come uomini e donne - commenta l’assessora Baldacci - dobbiamo continuare a parlare di violenza di genere. È un impegno che dobbiamo portare avanti sempre, quotidianamente, con ogni forza ed energia a nostra disposizione. Una violenza che è figlia di un amore malato, che non è vero amore. Una violenza che può essere manifesta e che può essere subdola, nascosta, celata. Una violenza che dobbiamo estirpare a partire dalle più giovani generazioni, da quelle donne e uomini di domani che oggi sono ragazze e ragazzi. Durante l’incontro di sabato affronteremo l'argomento anche dal punto di vista legale con l'avvocato della famiglia di Giordana Di Stefano, una giovane donna, una mamma, uccisa con 48 coltellate dall'ex compagno e padre di sua figlia. Ne ripercorreremo la storia e le fasi del processo che hanno portato alla condanna del suo assassino con il massimo della pena. Non sempre è scontato, non sempre è resa giustizia per questi reati. L'avvocato Danzuso ci aiuterà a fare chiarezza su tutto questo. Nessuna pena potrà mai restituire una vita strappata all'affetto dei propri cari ma non può e non deve passare il messaggio che tutto sia lecito altrimenti non se ne esce».

L’incontro, al quale è possibile partecipare semplicemente collegandosi alla pagina Facebook del Comune, affronterà il tema delle vie legali a disposizione delle vittime di violenza, attraverso la voce di chi, di quella violenza, ne è stato testimone.

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=91427
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