Intervento di Federico Albini, Presidente Sezione Trasporti Confindustria Toscana Nord
'Senza timore di smentita, affermo che quello dei trasporti e della logistica è stato uno dei settori che ha tenuto in piedi il Paese nel corso della pandemia; ciò è avvenuto benché alle difficoltà nuove e mai immaginate dovute al Covid (la gestione dell'emergenza, il controllo sanitario di uomini e mezzi viaggianti spesso da Paesi diversi, la congestioni degli hub portuali e aeroportuali) si fossero sommate quelle antiche, e non ancora risolte e che denunciavamo da sempre (la sempre minor possibilità di trovare autisti, un sistema infrastrutturale che non agevola il transito dei nostri mezzi, una politica in generale disattenta rispetto alle necessità di ammodernare un settore, principalmente rispondendo alle richieste di intermodalità che è ormai nell'agenda dei Paesi più evoluti).
Oggi assistiamo a uno spaventoso aumento dei costi del gasolio, quale mai registrato negli ultimi giorni in Italia e che rende ancora più complicato il nostro lavoro; temiamo che numerose imprese del settore dell’autotrasporto inevitabilmente, non possano permettersi costi di gestione così elevati, con evidente ricadute sulla filiera. Era una tendenza con cui già facevamo i conti nel passato biennio, e che adesso è aggravata dalla crisi Russia-Ucraina.
Le iniziative promosse dal Governo nel DL Energia, con misure aggiuntive per oltre 80 milioni di euro destinate al settore dell’autotrasporto e l’istituzione di un tavolo delle regole per lavorare su una nuova regolamentazione del settore, tuttavia, non possono ormai essere sufficienti; chiediamo fortemente misure ulteriori, concrete, efficaci e immediatamente fruibili, anche di natura temporanea”.
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