Odontoiatri, Esclusione dalle procedure concorsuali per l’accesso alle graduatorie annuali

Odontoiatri, Esclusione dalle procedure concorsuali per l’accesso alle graduatorie annuali di specialistica ambulatoriale, Il caso arriva in Regione
La consigliera Valentina Mercanti (Pd) ha presentato una mozione

“Attivarsi nei confronti di Governo, avanzando preliminarmente la questione in Conferenza delle Regioni, affinché siano adottate misure volte a superare le criticità inerenti l’accesso dei laureati in odontoiatria e protesi dentaria alle procedure concorsuali relative alla dirigenza medica e all’esercizio delle funzioni di specialista ambulatoriale all’interno del Servizio sanitario nazionale, in modo da garantire un’adeguata dotazione organica del servizio odontoiatrico pubblico e assicurare l’erogazione delle prestazioni ricomprese nei livelli essenziali di assistenza”.
E’ questo l’impegno chiesto alla giunta toscana da una mozione presentata dalla consigliera regionale Pd Valentina Mercanti.
«Le associazioni di categoria – spiega Mercanti – ravvisano che l’attuale impianto normativo, non tenendo conto della concreta distribuzione territoriale delle scuole di specializzazione, della carenza di una programmazione a livello nazionale, dell’obiettiva assenza di specialisti, nonché dell’alto livello delle conoscenze e delle competenze professionali acquisite dai professionisti con il corso di laurea, rappresenti un vincolo eccessivamente stringente per l’area odontoiatrica.
Pur condividendo l’orientamento del legislatore finalizzato a riconoscere un ruolo essenziale alla formazione specialistica, credo che sia opportuno attivarsi affinché siano prese misure dirette ad eliminare le limitazioni previste per l’accesso dei laureati in odontoiatria e protesi dentaria alle procedure concorsuali in ambito di dirigenza medica all’interno del Servizio sanitario nazionale. L’obiettivo è quello di mantenere in equilibrio il sistema, garantendo un’adeguata dotazione organica del servizio odontoiatrico pubblico, sufficiente ad assicurare l’erogazione delle prestazioni ricomprese nei livelli essenziali di assistenza».

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