San Concordio: no alla criminalizzazione del dissenso, no all’autoritarismo oligarchico.

Lucca per l’ambiente, Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana esprimono piena solidarietà al Comitato di S. Concordio contro cui la Giunta Comunale ha deciso di avviare un’azione legale e la richiesta di un risarcimento economico consistente per danni alla reputazione e all’immagine. Tutto questo, secondo la Giunta Comunale, a causa delle tante iniziative intraprese dal Comitato stesso, in questi anni, sulle scelte urbanistiche del quartiere e della città.
Riteniamo questo fatto molto grave, ingiustificato e lesivo dei diritti fondamentali dei cittadini, inquietante per la stessa dialettica democratica istituzionale, oltre il limite della decenza, sostanzialmente un’inversione delle parti.
La Giunta Comunale, che ha attuato e continua ad attuare politiche di cementificazione, ancora oggi con il piano operativo urbanistico, distruggendo anche le ultime zone di verde rimaste a San Concordio, che si appresta a realizzare nuove colate di cemento sulla Piana con gli assi viari, dopo aver svenduto e privatizzato parte di beni culturali ( vedi ex Manifattura ) ora diventa la vittima: tragicomico. Che ci sia anche qualche simpatia per il partito del cemento?
Dopo aver massacrato di cemento da anni ormai il quartiere di S. Concordio, distruggendo erba, alberi, zone umide, tessuti naturali e storici, dopo aver negato percorsi partecipativi veri e respinto petizioni di cittadini che sono arrivati a raccogliere ottomila firme, dopo aver costruito il mostro della galleria coperta, non ancora terminato, seppellendo l’antico porto ed un’area umida importante, per realizzare una struttura del tutto inutile, non contenti di queste folli imprese, aggiungono al danno la beffa, con questa assurda azione legale contro il Comitato.
Sembra di assistere alla logica perversa del colpirne uno per educarne 100, in un clima fortemente intimidatorio di fronte ad una forte ed estesa opposizione sociale.
Politici che hanno imparato l’arte di dire una cosa e farne un’altra, ambientalisti a parole, cementificatori di fatto. Dovremmo essere noi ad esigere un forte risarcimento per i danni irreparabili e difficilmente quantificabili arrecati a quel territorio e all’ambiente.
Chiediamo:
1. Il ritiro immediato di questo provvedimento e l’avvio di un confronto in Consiglio comunale, aperto ai cittadini, ai comitati, alle forze sociali e politiche, sulla base delle petizioni presentate dal Comitato e mai considerate
2. Il blocco dei lavori in corso e un piano di demolizione delle opere edilizie più dannose a cominciare dal mostro della galleria coperta ( considerando ovviamente i vincoli legislativi ed i costi )
Esprimiamo infine vergogna per questo atteggiamento forte con i deboli e debole con i forti e diciamo alla Giunta che siamo tutti San Concordio, siamo educati, rispettosi, non-violenti, ma non teniamo giù la testa. Diamo pieno sostegno a tutte le iniziative di controinformazione e di mobilitazione che già oggi si rendono necessarie.
Chi, nel Pd e alleati, non condivide questa linea oltranzista, lo faccia ora, subito, chieda scusa e fermi la macchina, prima che sia troppo tardi.

Lucca per l’ambiente, Rifondazione comunista, Sinistra italiana Lucca 18 marzo 2022

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