PASQUA: LE FESTIVITA’ DELLA RIPARTENZA PER GLI AGRITURISMI, TUTTO ESAURITO PER PRANZI A KM ZERO E PICNIC ALL’APERTO NELLE STRUTTURE PROVINCIA DI LUCCA
La Pasqua della ripartenza per gli agriturismi della provincia di Lucca. Sarà un ponte pasquale a due volti per le 228 strutture agrituristiche presenti tra la Garfagnana, la Piana e la Versilia : molto bene quello della ristorazione a km zero con le strutture che si dirigono verso il tutto esaurito per pasqua e pasquetta, inferiore almeno fino a questo momento invece le aspettative per quanto riguarda i pernottamenti con una struttura su tre che registra ancora disponibilità. A rilevare il trend per le festività pasquali e per il ponte del 25 aprile sono Coldiretti Lucca e Terranostra, l’associazione che raduna gli agriturismi. “L’agriturismo prova a ripartire dopo due anni durissimi con arrivi e presenze dimezzati e perdite a doppie cifre. L’attività agricola, che rappresenta il cuore delle nostre aziende, ci ha permesso di reggere l’assenza prolungata dei turisti stranieri solo in parte compensata dalla riscoperta degli italiani delle nostre strutture, delle nostre campagne e dei nostri borghi alla ricerca di luoghi all’aperto e sicuri. – spiega Francesca Buonagurelli, Presidente Terranostra Lucca – Le aspettative per queste festività sono molte anche se pesano ancora le tensioni internazionali che stanno bloccando gli stranieri ed i rincari che frenano le famiglie. Sul medio lungo periodo i segnali sono incoraggianti ma siamo ancora lontani dai livelli pre-Covid del 2019”. Livelli pre-Covid che significano quasi nove mila presenze nelle strutture agrituristiche nel solo mese di aprile, concentrate principalmente tra Pasqua, Pasquetta e 25 aprile; presenze che nel 2021 erano crollate dell’80% per una perdita di fatturato di quasi 500 mila euro in appena un mese per la sola voce pernottamento.
Secondo una stima di Coldiretti saranno invece 5 mila coloro che pranzeranno in una delle strutture agrituristiche provinciali autorizzatealla ristorazione o alle degustazioni per un fatturato che oscillerà intorno ai200 mila euro per il solo ponte Pasquale. “La ristorazione tipica, a km zero, che valorizza i prodotti del territorio e delle aziende agricole – analizza ancora Buonagurelli – consumata in un contesto di libertà, natura e di tranquillità rappresenta il valore aggiunto della proposta dei nostri agriturismi la cui offerta in questi anni è molto cresciuta e maturata”.
Il periodo pasquale, e più in generale tutto il secondo trimestre dell’anno rappresentano un momento importante della stagione per gli agriturismi toscani e della provincia di Lucca con quasi 9 mila arrivi (dato 2019) di cui 5.000 di soli stranieri. “Questo ponte pasquale – conclude Buonagurelli – rappresenta il primo vero test della prima stagione post emergenza sanitaria che sarà ancora, in attesa dei turisti stranieri, nel segno degli italiani e del turismo di prossimità”.
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