Un’altra causa milionaria per i quattro ospedali della Toscana costruiti in project financing: Lucca, Massa, Pistoia e Prato. Ancora una volta è la società Sat vincitrice della gara d’appalto per la realizzazione delle quattro strutture (all’epoca era formata da Astaldi, Techint e Pizzarotti) a chiamare in causa le azienda sanitarie, compresa la Usl Toscana Nord Ovest per Lucca e Massa e a chiedere somme da capogiro che arrivano attorno ai 35 milioni di euro in tutto sui quattro ospedali. Le cifre nel dettaglio sono per il Nuovo Ospedale Apuane di Massa pari a 8.580.492,37 mentre per Lucca vanno ancora più su, ossia 12.056.472,94 euro, oltre Iva, interessi legali, rivalutazione monetaria e via dicendo.
Un salasso , se le somme dovute fossero davvero quelle richieste dalla società concessionaria, soprattutto nel momento in cui la sanità regionale e locale deve fare i conti con i bilanci messi in crisi dall’emergenza sanitaria con sforamenti milionari a cui la Regione deve già trovare una soluzione. Si tratta di una seconda battaglia legale rispetto a quella del 2019, che aveva poi trovato un accordo stragiudiziale comunque del valore milionario relativo ai costi di realizzazione dei quattro ospedali.
In questo caso, invece, a dicembre la società Sat si è rivolta al tribunale specializzato delle imprese di Firenze per chiedere una sorta di ‘conguaglio’ rispetto ai servizi gestiti dallo stesso concessionario all’interno dei quattro ospedali, quelli non sanitari: ricordiamo infatti che la gara d’appalto in project financing prevedeva proprio una concessione ventennale, in linea teorica fissata attorno al 2033, che Sat aveva affidato alla controllata Gesat di tutti i servizi non sanitari delle quattro strutture, ossia quelli commerciali come bar, parcheggi, negozi, edicola, oltre a lavanderia, ristorazione, sterilizzazione, rifiuti, gestione del verde e altro ancora. Per questi servizi riceveva un canone di finanziamento e che serviva anche a parziale storno dei costi di realizzazione.
Sat ha quindi portato in tribunale le due aziende sanitarie di riferimento per la Toscana, nord ovest e centro, ma anche l’associazione Sior (Sistema Integrato Ospedali Regionali) di cui le due Usl sono membri chiedendo ai giudici di accertare il diritto all’indennizzo o risarimento per i danni, oneri e pregiudizi patrimoniali subiti e che ancora potrebbero subire per quei corrispettivi economici ritenuti dovuti su base contrattuale ed extracontrattuale.
Somme che solo per Lucca e Massa volano oltre i 20,5 milioni di euro e che arrivano a circa 35 milioni con Pistoia e Prato. A fine gennaio quindi si è riunita l’assemblea del Sior, visto che il contenzioso si compone di un gruppo di cause che alla fine riguardano tutti il project financing e contestazioni simili, che ha deciso di utilizzare una difesa ‘unitaria’ nel contenzioso con un collegio difensivo comune per entrambe le aziende affidandosi a due professionisti esterni, esperti della materia: gli avvocati Gaetano Viciconte e l’avvocatessa Ilaria Pagni del Foro di Firenze.
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