Ottimo il progetto esecutivo per il nuovo sottopasso ciclo-pedonale che collegherà il centro storico alla stazione di Lucca. Questo progetto, unito al terminal bus che pure troverà collocazione in quella zona, è un esempio virtuoso di come possono essere investite le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il prossimo decennio sarà fondamentale per poter intervenire in tanti contesti e in modo strutturale, e un tema centrale sarà proprio il trasporto nelle città. La questione ambientale, insieme a quella della valorizzazione delle periferie oltre che le tante implicazioni sociali (invecchiamento della popolazione in primis) ci dicono che le attuali modalità di spostamento incentrate sulle auto potranno non essere più sostenibili.
Il cambiamento che ci attende non dovrà tuttavia essere un sacrificio in termini di libertà individuali. Accompagnare questo processo con politiche adeguate significa promuovere una vera rivoluzione culturale, nella quale le istituzioni devono fare la loro parte. Il PNRR può consentire già oggi di ottenere importanti risorse da destinare ad investimenti strategici in tema mobilità, in un’ottica di lungo periodo.
Bene quindi l’investimento nei percorsi ciclo-pedonali che il Comune di Lucca rinnova in molte direzioni. E crediamo che questo sia il momento per ripensare con coraggio in modo organico al trasporto cittadino nel suo complesso. Lucca, per come è oggi, non permette a una persona adulta di vivere in periferia senza una macchina. Ripensare il trasporto pubblico vuol dire soprattutto collegare i paesi. Gli strumenti digitali e l’automazione offrono già oggi opportunità che fino a pochi anni fa erano impensabili. Se ad oggi risulta ancora impossibile servire ogni paese con corse frequenti (visti i vincoli economico-finanziari), è possibile invece coordinare i trasporti e offrire sistemi informativi adeguati (applicazioni e display alle fermate), che sappiano assicurare al cittadino gli orari precisi di una corsa e la coincidenza tra mezzi diversi.
Già oggi si parla di trasporto pubblico ibrido. In un futuro non troppo lontano si parlerà di trasporto automatizzato. Non parliamo di un contesto da fantascienza, ma di una realtà che i bambini che nascono oggi probabilmente vivranno. Sono progetti molto ambiziosi, che certo nessuno può pensare di veder realizzati in poco tempo. Ma un’amministrazione giovane, che si propone oggi per governare la città, deve avere presenti questi orizzonti e gettare i presupposti perché possano essere raggiunti. È in questa direzione che va l’impegno di Lucca Futura.
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