UNITÀ. In questa situazione sempre più allarmante dove la guerra detta l’agenda del futuro dell’umanità servirebbe unità. Unità tra i comunisti e tra le forze variegate che si battono contro i piani euroatlantici di azzeramento del nostro Paese, ridotto ormai ad una colonia in politica internazionale e con un panorama di economia interna destinato in breve tempo al fallimento con l’azzeramento del ceto medio e con la cancellazione di ogni diritto sociale per i lavoratori ed il popolo. L’unità è la condizione per resistere e per battersi. Una politica estera italiana di neutralità ed una politica interna che si fondi sul rilancio del lavoro di tutti, con una grande spinta che arrivi dal settore pubblico ad esclusione e contrasto di multinazionali e grande finanza, con una visione nettamente alternativa della gestione della pandemia e della guerra da parte di questo governo. Se non ora quando? Tutti devono fare un passo indietro individualmente per farne due avanti collettivamente. Le elezioni politiche future sono uno, e forse neanche il più importante, dei terreni di lotta e protagonismo con cui cimentarsi. Dopo questo “25 Aprile al contrario” non si può più perder tempo. Io, Marco Rizzo, ed il Partito Comunista di cui sono segretario siamo aperti a questa fondamentale discussione
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