Di Vito: 'Condotto Pubblico, nuove criticità: serve commissione controllo permanente' Morìa di pesci ed ennesimo allarme per la situazione del corso d'acqua: il consigliere comunale va all'attacco
'Ancora una morìa di pesci nel Condotto Pubblico: perché?' A chiederselo è il consigliere comunale uscente di SìAmoLucca, Alessandro Di Vito, che in accordo con la lista civica si ricandida in Forza Italia alle amministrative del 12 giugno a sostegno di Mario Pardini sindaco. 'Ancora una volta la criticità ritorna in via dei Fossi, proprio all'interno della città, e in concomitanza di importanti lavori di manutenzione straordinaria finalizzati al consolidamento e all’impermeabilizzazione delle porzioni di muro più degradate e all'asportazione di materiale inerte dal fondo - sottolinea Di Vito -. Il Consorzio di Bonifica (la portata dell'acqua è gestita dalla Regione) aveva assicurato tuttavia un minimo di deflusso che avrebbe dovuto garantire la sopravvivenza della fauna ittica: ma allora quale è il motivo per cui i pesci sono morti? E' possibile trovare una soluzione alla questione che ritorna costantemente tutte le volte che si fanno lavori che comportano riduzione della portata? E' possibile deviare la fauna ittica verso il fiume Serchio a monte del condotto? Ci sono altri motivi per il fenomeno che spesso si ripete?'. Questo nuovo episodio consente a Di Vito di riportare alla mente una proposta di integrazione alla relazione della Commissione Speciale da lui voluta e ottenuta, con la quale si poneva l'attenzione allo 'stato di salute' del Condotto, visto e considerato che, in analisi condotte da vari enti, erano state trovate una serie di sostanze quali il Boro, tensioattivi totali, sostanze organiche , idrocarburi pesanti e batteri 'coliformi fecali' . 'Come esponente di SìAmoLucca avevo chiesto un costante e periodico controllo chimico/fisico dell'acqua e delle terre da scavo e si invitava gli enti pubblici a finalizzare azioni atte a identificare le fonti inquinanti in modo da bloccare ulteriori contaminazioni - sottolinea ancora il candidato al consiglio comunale -. Nei prossimi giorni avanzeremo una serie di richieste al Consorzio di Bonifica e Arpat per capire se sono state eseguite analisi sui pesci, sulle acque residue, l'esito degli accertamenti sulle terre da scavo e infine sono stati identificati punti di scarico abnormi nel Condotto, che riteniamo debba essere protetto sia in termini di fauna ittica che floreale, ma anche da un degrado che vede pesantemente la mano dell'uomo come dimostrano le analisi e i residui di inerti nelle terre di scavo. Riteniamo altresì che la proposta, bocciata in Consiglio Comunale, di una Commissione permanente per il Condotto Pubblico - conclude Di Vito - debba essere riproposta dalla nuova amministrazione che sarà eletta dai lucchesi, che speriamo essere più sensibile alla sicurezza e difesa di un corso d'acqua che con il reticolo secondario rappresenta un articolato e complesso ma importantissimo sistema idrico'.
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