Casapound «Né Russia né Nato: tornare potenza»

Roma, 9 mag — «Né Russia né Nato: tornare potenza» recitano così le centinaia di striscioni, affissi nelle principali città italiane dai militanti di CasaPound Italia per ribadire la necessità di uscire da un sistema contrario agli interessi italiani e europei.
«L’Italia ha il potenziale per tornare ad essere una potenza e guidare una rinascita europea, che può avvenire soltanto tornando a pensarci come nazioni europee in grado di decidere e plasmare un proprio destino economico, politico e culturale» afferma CasaPound Italia in una nota diffusa sui social. Il movimento denuncia le contraddizioni e il fallimento di un sistema di sicurezza strategica europeo. La Nato, dal canto suo, è «in avanzata solo geograficamente», sulle rive del Mar Nero, dimostrando di saper solo arrancare verso «specifici obiettivi geopolitici che nulla hanno a che vedere con le naturali ed indispensabili strategie d’azione globale per la nostra Nazione e per l’Europa».
CasaPound: “Né Russia né Nato”
I due meccanismi d’occupazione politico-militare, «sorti sulle ceneri delle nazioni europee, non hanno mai assolto alla funzione di difesa per la quale da settanta anni vengono presentati, finanziati e supportati dalle governance continentali». Entrambi i blocchi «esistono per compensazione, l’uno a giustificazione dell’altro, entrambi occupati ad inficiare qualsiasi posizione terza che possa mettere in discussione la loro egemonia bilanciata».
Ma un sistema oppressivo — soprattutto «oggi che la guerra in Europa ci impone di ripensare con decisione alla nostra autodeterminazione strategica» — «non ne giustifica mai un altro», prosegue CasaPound Italia, e «l’intollerabile assuefazione dei popoli dell’Europa occidentale rispetto alla dominazione della Nato non può in alcun modo essere interpretato come una predisposizione all’essere luogo in cui installare o ristrutturare analoghi meccanismi d’occupazione».
L’Italia torni potenza
L’Italia , proseguono le Tartarughe frecciate, «è terra di civiltà e di diplomazia da sempre. È stata la quarta potenza mondiale e oggi è ancora l’ottava nazione per Prodotto Interno Lordo». Abbiamo ancora la capacità di riguadagnare dignità «nel campo geopolitico nella necessità di riequilibrare i rapporti attuali con Francia e soprattutto Germania che, seppur hanno classi dirigenti capaci di avere una visione europea, spesso lo fanno a discapito dell’Italia per gestire i loro interessi particolari». L’Italia deve porsi a guida di interessi condivisi, ma perché ciò avvenga «deve avvenire una rivoluzione nell’attuale classe dirigente per tornare Potenza e contare di più in Europa e nel Mondo».
Onore a chi versa il proprio sangue
CasaPound termina la nota rendendo onore a tutti quei giovani Europei che in queste settimane hanno versato il proprio sangue fino «all’estremo sacrificio, non solo per difendere la propria terra, la propria patria e i propri figli. Ma per dimostrarci che proprio nell’ora più buia non si può rinunciare a comportarsi da uomini ritti in piedi tra le macerie». Il destino dell’Europa deve fondarsi sul loro esempio e sacrificio e se «alla fine è sempre un plotone di soldati a salvare la civiltà», oggi è arrivato il momento in cui la Civiltà europea deve rimettersi in marcia per ritrovarsi libera, forte ed indipendente a compiere la
sua opera storica dopo «il rude e sanguinoso tirocinio delle trincee».


PRIMATO NAZIONALE

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