Renato Stasi: perché mi sono candidato per Veronesi Sindaco.

Sono stato il gestore dell’Ostello di Lucca per oltre trent’anni, prima dell’Ostello Il Serchio dell’APT e poi di San Frediano, del Comune.
Ho lavorato duro per fare crescere questa struttura turistica che consente ai giovani e anche ai meno giovani meno abbienti di vedere e vivere Lucca.

Vederlo chiuso da anni, abbandonato al degrado, mi ha dato molto fastidio e mi ha spinto a candidarmi con Veronesi perché è persona attenta e preparata nel Turismo e nel Sociale.

Gli Ostelli in Italia nascono nel 1948 e, in una Europa ancora ferita dalla guerra, costituiscono il primo luogo di incontro dei giovani, senza preclusione di razza, religione e nazionalità che si incontrano e si nutrono di quegli ideali che daranno vita alla nuova Europa.

Queste funzioni sono ancora essenziali come collante europeo e mondiale ed è sconcertante vedere l’ostello chiuso oggi, quando i valori fondativi della suo essere sono ancora così importanti.

Nella vecchia struttura abbiamo ospitato gruppi provenienti dalle città gemellate con Lucca, gruppi scolastici, turismo itinerante di quelli che allora si chiamavano saccopelisti.

Grazie alle risorse messe a disposizione per il Giubileo dell’anno 2000, con la messa a disposizione dell’immobile di via della Cavallerizza, la visita agli altri Ostelli italiani (Genova ,Bergamo Perugia) individuiamo forme di logistica strutturale moderne finalizzate ad avere camere piccole con bagni interni per adeguarsi ai nuovi standard giovanili.

L’inserimento dell’Ostello, all’interno della città aprì allora a nuove prospettive per un Turismo giovanili culturale; Turismo religioso, con gruppi regolari di pellegrini Polacchi che andavano all’udienza del Papa; Turismo sportivo con accoglienza di gruppi partecipanti a tornei di calcio e di tennis, e delle città Gemellate.

Accoglienza di gruppi scolastici sia Italiani che Europei.

Inserimento Ostello nel percorso della via Francigena.

Soggiorni prolungati con studenti delle università americane per lo studio della musica e con studio della lingua italiana.

Voglio anche ricordare l’ospitalità importante data agli Albanesi della prima ondata migratoria 1990 e quella agli alluvionati di Vinchiana.

Possibile che tutto questo e molto di più non si debba più fare?

Come è stato possibile che dopo tutto questo la struttura in pochi anni abbia cessato le sue molteplici funzioni nell’interesse della città.?

Come mai solo ora in campagna elettorale si trova il tempo per firmare una nuova concessione dai contorni confusi e incerti e dopo così tanto tempo?

Mi batterò con Veronesi Sindaco perché questo sconcio abbia termine e una struttura così importante nel turismo sociale possa ripartire e dare lavoro e ricchezza alla città.

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=93034
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