Home
Prima pagina
Login         
 Home page - La Voce di Lucca
lunedì 6 maggio 2024  
  Altopascio e Montecarlo Attualità Attualità & Humor Auto e Motori Bon Appetit C.N.A. Capannori - Porcari Comunicati Stampa Cultura Cultura & dintorni Degrado lucchese Elezioni 2022 Garfagnana La Tradizione Lucchese l'Altra Stampa  
  Lucca Curiosa Manifattura tabacchi Mediavalle - Val di Lima Mondo animale Necrologi Pescia - Villa Basilica Politica Politica Lucchese Racconti Lucchesi Salute Satira Società Spettacolo Sport Venti di guerra a oriente VERSILIA  
Puoi dare la tua valutazione su questo scritto:
1 2 3 4 5
Educazione e scuola

No non ci siamo. Oggi viviamo nella società (italiana) del 'laisser-faire', del 'fatti gli affari tuoi'. No, no così non si può andare avanti. Tutti, dai politici agli organi di controllo per finire alla gente comune questo è il motivo ricorrente di pensiero. Cosa vuoi che sia se ha gettato una cicca per terra, cosa vuoi che sia se ha lasciato una bottiglietta in un angolo, cosa vuoi che sia se se ha rubato un telefono ad un coetaneo... 'son ragazzi...'

Caro Santini, ho apprezzato comletamente il tuo editoriale odierno (http://www.lanazione.it/cronaca/buona-domenica-1.2480371) ma non ne condivido per niente la conclusione 'Bisogna probabilmente ripartire dall’educazione nelle scuole.'

Non la condivido perché in quelle scuole dovremmo mandarci gli adulti che si comportano male o che, giustappunto 'laisser-faire' con i figli, e non danno loro alcuna base di educazione civica.
Non è la scuola che deve insegnare queste cose. La scuola deve insegnare le materie di scuola. E bene anche ! Deve si punire i bulletti, che ci sono sempre stati e sempre ci saranno (mi piacerebbe che i bulletti fossero gli insgnanti che prendono a schiaffi e calci nel sedere chi se lo merita, questo si e magari darli l'immunità) ma non deve insegnare educazione civica o l'educazione di convivenza ed il rispetto degli altri e delle cose.

Io credo che la scuola non c'entri proprio niente. il suo compito è un'altro.
Meglio allora ripristinare la 'leva' obbligatoria per chi non studia e insegnare a questi giovani cosa sia la vita reale, che non è quella della playstation o di whatsapp.

La scuola è impegno e sacrificio e dovrebbe formare uomini. Sarà un caso ma coloro che a scuola riescono meglio difficilmente sono attori in atti illeciti. O no ?

E la colpa di chi é ? dei genitori che non hanno saputo dare alcun valore alternativo alla movida o alla playstation, dei politici che negli ultimi trenta o quarant'anni ha ignorato questo aspetto della vita civile e sociale del paese. Di tutti coloro che... 'ma che vuoi che sia...?'

Ma alla scuola in questo caso non addebito alcuna responsabilità, se non quella di esser stata taccagna di punizioni esemplari.

C.Cristofani - inviato in data 04/09/2016 alle ore 15.07.31 - Questo post ha 4 commenti

SCRIVI IL TUO COMMENTO
 
Invia post a....
Stampa Post
 
COMMENTI
- Galli della Loggia..... - da Anonimo - inviato in data 07/09/2016 alle ore 9.34.46
'...Un principio di risposta va cercato nella crisi profondissima che in Italia ha colpito da decenni (insisto: da decenni) la scuola, la quale - stante il forte indebolimento dell’istituto familiare, dell’influenza religiosa e la fine del servizio di leva - è divenuta da molto tempo l’agenzia primaria se non unica del disciplinamento sociale degli italiani: con esiti che sono sotto gli occhi di tutti.
La scuola adempie a questa funzione di disciplinamento essenzialmente in due modi. Innanzi tutto, per l’appunto, con la disciplina: cioè inserendo il giovane in un ordine dato e non contrattabile fatto di orari, ruoli, obblighi di un certo comportamento, ed esigendone il rispetto. In secondo luogo impartendo un insieme di nozioni, le quali rappresentano però assai più che sparse conoscenze disciplinari. Nel loro insieme infatti esse costituiscono un patrimonio che affonda le sue radici nel passato e costituisce un’identità culturale messa a disposizione dello studente, implicando dunque un’idea della continuità nonché un’immagine della trasmissione da una generazione all’altra. Tutti elementi che, congiunti, implicano anche un’idea forte del legame sociale....'

(Ernesto Galli della Loggia, 'Che errore ignorare la scuola' da Corriere della Sera del 6 novembre 2015. http://www.corriere.it/opinioni/15_novembre_06/che-errore-ignorare-scuola-2ed60fa6-844d-11e5-b29e-3b4e1335d833.shtml)

Se poi da una parte moltissimi genitori mettono le mani nella scuola pretendendo di 'proteggere' i propri figli dalla funzione scolastica di impartire regole paritarie e di rispetto reciproco a tutti gli alunni, e dall'altra uno Stato che se ne frega della scuola pubblica intento com'è a delegittimarla e a favorire le scuole private (tanto si vuole andare a cadere lì, c'è poco da fare, Piero Calamandrei docet), si capisce il caos educativo che abbiamo sotto gli occhi.

I genitori? Pur essendo io stesso genitore, ammetto che nella maggior parte facciamo un sacco di errori e creiamo figli straviziati, i quali non accettando le regole della società impartite a scuola -perché vedono noi adulti che nei fatti le respingiamo dando loro corda- restano viziati e mal-educati e crescendo diventano 'mine vaganti'.

L'aviatore.


---------------------------------------
- @gisberto - da Anonimo - inviato in data 06/09/2016 alle ore 12.07.58
Anche secondo me è indispensabile la 'raddrizzatina'.
Ma bisogna farlo velocemente, come si suol dire 'si deve battere il ferro finchè è caldo'. Altrimenti non si raddrizza più nulla.
Ortica


---------------------------------------
- @C.C. - da Anonimo - inviato in data 06/09/2016 alle ore 12.03.43
Bravo! Come si dice modernamente: 'quoto!'. Condivido tutto.Come ho già scritto in un altro commento,è l'ora di finirla col delegare tutto alla scuola. Ogni volta si parli di qualcosa che non va, c'è sempre il fenomeno di turno che se ne esce con la fatidica frase: 'Facciamo a riguardo un bel corso a scuola'. Intanto vorrei far notare che questi corsi devono essere organizzati, ovviamente relazionati da 'esperti' ed hanno un COSTO. Soldi che io, come tutti voi, pago. E siccome pago una cosa che ritengo inutile, faccio come le formiche del simpatico libro (che, per chi non lo avesse letto, 'nel loro piccolo si incazzano').Un corso su cosa? Sul rispetto che si deve avere per le persone e le cose altrui, nonché per se stessi? Per la coerenza, l'onestà, il coraggio che dobbiamo avere nelle nostre azioni? Per l'accettazione (non la 'tolleranza', che è altra e meschina cosa)delle diversità? Per la responsabilità che abbiamo per quello che facciamo? Per la disponibilità verso gli altri? Per la gentilezza di un sorriso che non ci costa niente?? Ma queste cose NON si aspetta l'età scolastica per insegnarle! Si trasmettono in CASA!!! Non si fanno lezioni su queste cose, passano attraverso lo stare con i propri figli. Certo che se si passa la giornata a curarci l'estetica, a whatsappare o postare sui vari social qualsiasi stupidaggine facciamo, di tempo a disposizione ne rimane poco. C'è, secondo me, una 'razza' particolarmente deleteria: il genitore 'amico' dei figli. Quello che si dimentica di avere un'età diversa e scende a patti col minore. Quello che scherza con gli amici dei figli usando termini che fanno parte del linguaggio proprio degli adolescenti. Quello che confonde i ruoli e alla fine non ha più credibilità. Sono conseguenze di questi atteggiamenti la superficialità, l'arroganza e l' irresponsabilità di certi ragazzi. La scuola non c'entra. Non è vero che la mia generazione ( ho figli che hanno passato da un pezzo la maturità) sia incapace di utilizzare le tecnologie, è uno stupido luogo comune. Ma credo che Facebook dopo i 20 anni sia deleterio e passati i 30 diventi pericoloso se non usato come dettavano gli antichi latini 'cum grano salis'. Forse sarebbe il caso di mollare la tastiera e parlare di più con i figli. E ricordarsi che le regole le stabiliamo noi e che se permettiamo ad un bambino delle elementari di dirci ' non mi rompere le palle' (ho assistito alla scena)poi non potremo dare la colpa alla scuola se il simpaticone, crescendo,darà il peggio di sè...
Ortica


---------------------------------------
- raddrizzatina - da Anonimo - inviato in data 05/09/2016 alle ore 13.01.25
i genitori di oggi sono quelli originati dal '68 in poi, da quando la vita in generale cambiò, per certe cose in meglio ma per tante altre in peggio ed oggi ne subiamo le conseguenze... una raddrizzatina secondo me non farebbe male.....

gisberto


---------------------------------------
Login
Registrati alla Voce
Iscriviti alla news
Blog personali
i Blog dei lucchesi
 
 
 
Informativa

INFORMATIVA

Chi si ritenesse danneggiato o diffamato da scritti pubblicati in questo blog può richiederne la rimozione immediata scrivendo al nostro indirizzo ed indicando il titolo del post o del commento

P.IVA 02320580463
Le foto presenti in questo blog sono state prevelentemente scaricate da internet e sono state ritenute pertanto libere da COPYRIGHT.
L'autore della foto ha comunque il diritto di chiederne la rimozione semplicemente scrivendo a
info@lavocedilucca.it