Visioni.
I fenomeni paranormali, le scienze occulte, la pseudoscienza e il cannibalismo, l’harakiri, il seppuku, ovvero il mio stomaco, ossia l’io interiore di me stessa.
Tutte le meraviglie dell’impossibile! Misteriose creature protoplasmatiche repellenti e disgustose, i miei sensi di colpa, la riluttanza e la frustrazione.
Rannicchiata sulla sabbia, me ne stavo immobile. Riconobbi la preda! Era nascosta in un anfratto!
I miraggi mi ossessionavano! Erano immagini tormentose di fiumi larghi e solenni, di verdi foreste di ciuffi selvatici, di montagne incappucciate di neve, di terre straniere, di tutto ciò che era sfuggito alle devastazioni del tempo.
Volevo sentirmi orgogliosa e scabra, e così volli cercare il peccato! Sognavo di rapire il mio dolce eroe, ma come un tronco d’albero alla deriva, in un mare fioccoso di spume, donai la mia vita a Nettuno, il Dio delle acque e del mare.
Per te, o mio nume carismatico io m’immolai! E allora dormi, mio impossibile amore! Buonanotte o mio re!
ANGELICA C.
Anonimo - inviato in data 07/10/2011 alle ore 12.07.26
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4
commenti
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- visioni - da Anonimo - inviato in data 07/10/2011 alle ore 22.44.38
ben tornata angelica. mi mancavi. pasquino
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- Poesia godibile e interessante - da Anonimo - inviato in data 07/10/2011 alle ore 22.25.02
molto bella e piena di passione. Complimenti. Orazio M.
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- suono ritmo bellezza - da Anonimo - inviato in data 07/10/2011 alle ore 20.28.52
molto interessante, comunicativa e viva questa poesia.
michele scoto.
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- VISIONI - da Anonimo - inviato in data 07/10/2011 alle ore 19.11.41
Angelica, è sicuramente una poetessa spontanea, naturale, una donna che ha in sé una propensione alla riflessione, un'intellettuale fuori dalle tendenze letterarie di oggi, e se anche le creature delle sue poesie sono molto inquiete, lei sa estrapolare dalla sua creatività infinita una potenza d'impatto senza eguali. Lei, non usa affatto la parola per fare esercizio o come pura modalità d’effetto per poter stupire, intrigare o coinvolgere, assolutamente no! Angelica si lega alla perfezione alla propria dimensione, quasi come il diamante s'incastona nel suo diadema.
Prof. Dott. Cav. Uff. Arturo Mangiagalli del FO.BE.S. Toscana
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