Si è svolto lo scorso 11 Marzo presso il Foro Boario di Lucca, organizzato da Cocam – comitato organizzazione convegni ambientali, un convegno dal titolo “Verso il piano faunistico venatorio della Regione Toscana”. Convegno al quale erano presenti il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della commissione sviluppo economico e rurale e componente della commissione aree interne, l’ex dirigente dell’attività faunistico venatoria della Regione Toscana, Paolo Banti, il presidente Unione regionale Cacciatori Appennino, Carlo Pelliccioni, il rappresentante dell’Unione provinciale Agricoltori Firenze – Confagricoltura, Giacomo Matteucci, e la coordinatrice della delegazione toscana Odav (Osservatorio diritto agroalimentare e vitivinicolo), Mara Nicodemo, e Annamaria Frigo Candidata Sindaco Fdi per Bagni di Lucca quale osservatrice. Il senso del Convegno era di esaminare le prospettive del PFVRG ( strumento di pianificazione che stabilisce gli indirizzi e gli obiettivi delle politiche regionali in materia di gestione del territorio agricolo) in quanto è sempre più pressante la necessità di attuare e disciplinare una politica ambientale che faccia dialogare il mondo venatorio e quello agricolo . La pandemia, come ben sappiamo, ha colpito molti settori ed ha avuto delle conseguenze anche sull’equilibrio faunistico della regione Toscana , Infatti, l’impedimento di spostarsi non ha consentito di eseguire la caccia e ha avuto come effetto un eccessivo proliferare degli ungulati, con danni dunque alla fauna selvatica e alla sostenibilità ambientale .Un tema dunque di estrema attualità e importanza anche per tutto il territorio della Mediavalle che investe temi importanti quali : Il conflitto costante tra gli agricoltori e i cacciatori e dunque la possibilità di un ragionamento per la collaborazione tra i 2 mondi / la presenza normale sul territorio degli ungulati, affinché non possano provocare danni irreversibili all’ambiente, al mondo agricolo e alle persone /il ruolo e il futuro degli ATC (ambiti territoriali di caccia) / pensare di costruire un futuro sulla caccia insieme alle associazioni agricole, pensando che la gestione venatoria non può essere più solo attività ludica, ma deve diventare essa stessa impresa agricola/ il problema del numero dei cacciatori che è sempre minore / pensare e dunque preservare l’attività venatoria in funzione del turismo . In Italia spesso si attua una denigrazione verso il mondo venatorio , afferma Frigo ,mentre dovremo avere un approccio maggiormente costruttivo , basta pensare al valore storico e culturale immenso che la caccia ha nei nostri territori , si pensi a Bagni di Lucca e a quante tradizioni sono legate ai rituali delle battute di caccia al cinghiale nelle sue frazioni . Si pensi alla convivialità legata alle cene di caccia, al fare squadra , ai rituali della pulitura degli animali abbattuti e alla distribuzione delle parti , rituali che sono nei miei ricordi di bambina quando abitavo a Fabbriche di Casabasciana. Il Cacciatore riveste un ruolo cruciale sul territorio ed è per il territorio stesso una risorsa perchè suo conoscitore e custode. Si dovrebbe dunque pensare ad una attività venatoria consapevole e sostenibile , a “Gestire” corsi di formazione per “educare” alla caccia soprattutto le nuove generazioni ,avvicinare i giovani con un’ottica più moderna e sostenibile della caccia stessa. Attività venatoria che pertanto a Bagni di Lucca potrebbe diventare una fonte di reddito , e creare posti di lavoro , sia pensando all’attività di formazione nel settore Venatorio , sia nella creazione di flussi turistici legati alle tradizioni più antiche delle nostre frazioni. Caccia dunque come risorsa .
Annamaria Frigo – Candidata Sindaco FDI Bagni di Lucca amministrative 2022
Redazione - inviato in data 25/03/2022 alle ore 12.59.28
-
|