LUCCA, 25 maggio 2022 - Chiude col segno più il bilancio 2021 di Lucense, la società consortile lucchese che, con il suo ruolo di organismo di ricerca, promuove e offre alle imprese servizi di trasferimento tecnologico per l’innovazione. Chiusura con il segno più, dunque, per il 2021 che evidenzia circa 2 milioni e 400 mila di ricavi, dato in crescita, e un margine operativo superiore al 12 per cento.
Nell’annuale assemblea dei soci, oltre all’approvazione del bilancio 2021, sono state confermate le cariche sociali: si conferma alla guida della società, in qualità di presidente, l’ingegnere Giovanni Gambini, affiancato dal vice presidente, il dottor Claudio Montani, e dal sindaco unico, la dottoressa Francesca Pardini.
«Proveniamo da un biennio difficile per tutti - commenta il presidente Gambini -, sicuramente per le implicazioni a livello ‘umano’. Lucense sta attraversando questa fase con l’impegno straordinario di tutte le persone al suo interno, che hanno dimostrato grandi capacità di rispetto delle regole, di collaborazione e di sostegno reciproco. Di questo sono molto orgoglioso. Anche l’azienda ha fatto la sua parte, attivando una ‘politica di welfare’ molto innovativa. Nel 2020 c’è stato un inevitabile calo del fatturato, dovuto prevalentemente alla chiusura temporanea del Centro Qualità Carta, ma è stato mantenuto un margine operativo positivo, sul livello dell’anno precedente. Non si è fatto ricorso a nessuna delle forme di sostegno alle imprese predisposte dal Governo ed è stato mantenuto lo stesso livello di organico. Ringrazio i soci per la fiducia che hanno rinnovato a me e a tutto il consiglio. Siamo una squadra molto affiatata e ho il privilegio di lavorare insieme a persone di grandissima competenza e professionalità».
IL BILANCIO. Ammontano a circa 2 milioni e 400 mila i ricavi per il 2021 di Lucense: un risultato estremamente positivo che restituisce anche un margine operativo superiore al 12 per cento. Sono più di 700, invece, i clienti che si sono rivolti a Lucense che ha presentato, nel corso dell’anno passato, 27 progetti di Ricerca e Trasferimento di cui 18 già avviati.
«È positivo anche il trend delle assunzioni di giovani altamente qualificati - prosegue Gambini -, con profili professionali diversi e complementari, che vengono inseriti nei tre settori operativi della società: Ricerca e Innovazione, Centro Qualità Carta e Lunet. Oggi i dipendenti di Lucense sono 27, di cui 4 part-time. Lucense investe moltissimo sulla formazione, con una media annua superiore a 1.000 ore. Durante l’ultimo triennio è stato completato un piano di investimenti importante, che ha consentito di rinnovare e potenziare le dotazioni dei laboratori del Centro Qualità Carta, in particolare per affiancare le imprese nei programmi di innovazione per la sostenibilità dei materiali e dei processi. Sul fronte delle attività di divulgazione dei temi di Ricerca e Trasferimento Tecnologico per l’innovazione sono stati organizzati 53 eventi con 1.341 partecipanti».
IL FUTURO. Grande attenzione agli investimenti, alle assunzioni e allo sviluppo sostenibile delle filiere produttive: queste sono le linee guida dei prossimi anni di Lucense.
«La parola d’ordine? - continua Gambini - Investire in innovazione. Proseguirà il piano di investimenti per sviluppare la dotazione strumentale del Centro Qualità Carta, sempre più focalizzato su attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico alle imprese per l’innovazione dei prodotti e dei processi, seguendo la bussola della sostenibilità. Sarà inoltre rafforzato il team di personale altamente specializzato, con l’inserimento di un ricercatore per un dottorato di due anni, selezionato da IMT e cofinanziato dalla Regione Toscana. Lavorerà con l’area Ricerca & Innovazione e il Centro Qualità Carta su progetti di interesse del settore cartario. Un secondo progetto di sviluppo riguarda Lunet, che in collaborazione con l’Università di Pisa (settore telecomunicazioni) investirà per realizzare un nodo prototipo 5G, e offrire alle imprese servizi innovativi. Sul fronte dei programmi strategici per il territorio, a partire dal 2022 saranno disponibili le risorse stanziate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (1.000.000 di euro per il triennio 2022-2024), che finanzieranno progetti ‘di sistema’ per lo sviluppo sostenibile delle filiere produttive trainanti dell’economia lucchese (cartario, nautica, lapideo, calzaturiero). Lucense gestirà, sotto il controllo della Fondazione, le attività di selezione, attuazione e rendicontazione dei progetti che saranno proposti dai soggetti ammissibili. Ritengo che la Fondazione abbia attivato uno strumento innovativo e strategico, coerente con le politiche europee per il sostegno allo sviluppo sostenibile dei territori. Faremo del nostro meglio per massimizzare i risultati».
LUCENSE. Nel corso degli ultimi anni Lucense ha progressivamente organizzato la propria attività in tre aree operative: Ricerca & Innovazione, il Centro Qualità Carta e Lunet. «Ricerca & Innovazione - conclude Gambini, raccontando la “sua” Lucense - è specializzata nello sviluppo e gestione di progetti di ricerca industriale, con competenze sia per gli aspetti tecnologici, che per quelli di gestione della finanza per l’innovazione (bandi regionali, nazionali ed europei, credito d’imposta Impresa 4.0 etc). Quest’area ha maturato inoltre una grande esperienza nella gestione di progetti complessi di livello territoriale nei settori della mobilità e logistica, e dell’edilizia sostenibile. Il Centro Qualità Carta ha una forte specializzazione nel settore dei materiali cellulosici ed è oggi un riferimento in Italia per le attività di test, sperimentazione e sviluppo di nuovi prodotti e processi nelle filiere della carta e del packaging. Infine, Lunet, con competenze
Redazione - inviato in data 25/05/2022 alle ore 16.21.08
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