Gaetano Giani Luporini Il giorno 27 febbraio è mancato il Maestro Gaetano Giani Luporini, insigne compositore, artista e mirabile didatta. Ne reca notizia la moglie Giovanna Morelli, unitamente ai nipoti Chiara e Francesco Giani, alla cognata Maria Teresa Biagioni e agli amici più cari. Il Maestro è stato ricoverato per Covid all’ospedale San Luca di Lucca il 17 gennaio , successivamente trasferito all’Ospedale di Barga dove è deceduto a seguito di varie complicazioni . Nonostante avesse superato la malattia virale, l’età avanzata, l’aggravarsi di patologie pregresse e gli aspetti invalidanti della degenza lo hanno portato alla morte.
Nato a Lucca il 28 maggio 1936, Gaetano Giani Luporini cresce in una famiglia di musicisti: la madre pianista, il nonno materno, Gaetano Luporini, a sua volta compositore di fama. Dopo essersi cimentato con la poesia e la pittura, e gli iniziali studi di violino, si dedica agli studi di composizione al conservatorio Luigi Cherubini di Firenze dove si diploma con Roberto Lupi, che lo introdurrà all’Antroposofia di Rudolf Steiner, esperienza fondamentale nel suo percorso umano e artistico. Dal 1968 ricopre la cattedra di Armonia e Contrappunto al conservatorio di Firenze, iniziando anche un’intensa attività di conferenziere sull’evoluzione della scrittura musicale. Sempre a Firenze ha tenuto corsi di Contrappunto alla graduate Scholl of Fine Arts di Villa Schifonia. Nel 1986 lascia Firenze per assumere, sino al 2003, l’incarico di Direttore dell’Istituto Musicale Luigi Boccherini di Lucca, imprimendo un nuovo corso all’attività didattica e artistica dell’antica istituzione. Membro della Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti, dell’Accademia Nazionale Luigi Cherubini di Firenze, Presidente onorario dell’Associazione di compositori Cluster-Lucca e socio onorario dell’Associazione Musicale Lucchese.
Autore di una copiosa e apprezzata produzione di musica da camera, sinfonica, corale e operistica, Gaetano Giani Luporini può essere annoverato tra i protagonisti più significativi della scena musicale del secondo Novecento, all’interno della quale ha portato una personalissima cifra stilistica che coniuga la sperimentalità del linguaggio e la profondità della visione ad una coinvolgente teatralità e potenza comunicativa, tratti insoliti nell’ambito della musica colta contemporanea. Spaziando tra lirismo, dramma, parodia, grottesco, l’universo espressivo di Giani Luporini è ricco di una varietà di registri che è il primo connotato della sua “teatralità”: teatralità come virtù empatica di una musica capace di prestare risonanza a ogni fascia dell’essere, tra la dimensione mistica e cosmica e quella terrena, in tutta la sua pienezza.
Ciò ne ha fatto il collaboratore elettivo dell’attore Carmelo Bene, per il quale ha scritto la musica degli spettacoli Majakowskij (1980), Pinocchio (1981), E mi presero gli occhi (1982), Adelchi (1983), Coro di Morti ( 1997), La figlia di Jorio (1997), Concerto Mistico ( 1998) .
Le sue musiche sono state eseguite nei più importanti teatri e sedi da concerto e presso enti radiofonici italiani e stranieri, e sono edite da Ricordi, Sonzogno, Suvini Zerboni, Edipan, Berben e Kunzelmann. Nel 2019 è stato pubblicato il suo Trattato Geometrie e inversioni contrappuntistiche, (Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti) un saggio virtuosistico frutto della sua eccezionale conoscenza della tradizione musicale, ciò che gli ha permesso, in diverse occasioni, di lavorare alla strumentazione o riscrittura di partiture d’epoca, e di comporre dei sorprendenti “falsi storici” .
Tra gli altri numerosi premi conseguiti si segnala, con Musica per violoncello e pianoforte (1972), il primo premio al Concorso Nazionale di Composizione bandito dal Teatro Comunale di Firenze in occasione del Terzo Concorso Internazionale di Violoncello Gaspar Cassadó e il primo premio al Concorso Internazionale di Composizione dell’Angelicum di Milano nel 1977, con Kontakion (1976).
Tra le innumerevoli partiture del catalogo ricordiamo: Misteri Corali, dal Libro dei Morti degli antichi egiziani, per coro misto e voce recitante (1968) eseguiti nel 1973 a Roma, nell’Auditorium del Foro Italico, Coro della Radiotelevisione italiana; I Dialoghi del verbo, per soli, voce recitante, coro misto e orchestra (1971), opera finalista al VI Concorso Internazionale della Società Internazionale della Musica Contemporanea, eseguita nel 1975 al Teatro Comunale di Firenze, direttore P. Bellugi, e ripresa a Torino nella stagione sinfonica della RAI; Degli angeli, per otto voci miste e archi (1973), eseguito nel 1975 presso la Società Aquilana dei Concerti per la direzione di V. Antonellini; Aure, per otto voci soliste (1976), eseguito dall’ Ottetto Vocale Italiano alla Sagra Musicale Umbra del 1977 ; Kontakion, memorie bizantine, per orchestra da camera (1976), eseguito alla Stagione Concertina dell’Angelicum di Milano, direttore G. Taverna, nel 1977; Concerto per pianoforte e orchestra (1977) nell’esecuzione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, direttore G. Taverna, Palermo 1983; Galgenlieder, musiche per balletto (1978), Maggio Musicale Fiorentino Teatro della Pergola, 1979; Pantomima per voce recitante, mezzo soprano e strumenti (1983) al Musicus Concentus di Firenze, direttore P. Bellugi , nel 1983; Musica in Re (1990-91) per violino, clarinetto e pianoforte, Roma, Sede Rai 1993; Concerto in Re per flauto e orchestra (1977), al Teatro Comunale di Firenze, direttore P. Bellugi, nel 1998.
Per il teatro ha scritto Élegos, (1978) monodramma, su testo di Giovanna Morelli ; Il sosia (1979-80), opera in due atti su libretto di Cesare Orselli da Dostoevski; L’Orchestra Doremì , opera per ragazzi su libretto di Giovanna Morelli; Da capo (1982-83), opera buffa su libretto di Roberto Sanesi, e il divertissement Debutto in città (1993), su testo proprio. Ha musicato inoltre testi di Rafael Alberti, Alfredo Giuliani, Christian Morgenstern, San Giovanni Evangelista, Edoardo Sanguineti, Charles Baudelaire, Yves Bonnefoy, Mao Tsé- Tung.
Redazione - inviato in data 27/02/2022 alle ore 13.15.23
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