INFERMIERI E COORDINATORI: Chiamate al Cellulare e Messaggi WhatsApp, si è obbligati a rispondere?
Quando si lavora all’interno di un unità operativa, non è raro vedere arrivare qualcuno in turno, per coprire un dipendente che quel giorno ha avuto la necessità di richiedere un giorno di malattia. Quando questo succede, tutti tiriamo un respiro di sollievo, perché sappiamo che qualcuno è arrivato in nostro aiuto e siamo in grado di coprire il numero minimo, spesso già risicato, di infermieri per turno. Dopo l’iniziale soddisfazione di non essere nei guai, pochi operatori e dipendenti però si domandano il come questa persona sia stata contattata rientrando dal proprio giorno di riposo.
Ovviamente, il Coordinatore, ha chiamato al Cellulare oppure ha inviato un SMS/ Messaggio Whatsapp al dipendente, richiedendo di rientrare in servizio dal proprio giorno di riposo, e il dipendente ha accettato. Nulla di strano sembrerebbe, ma non è affatto così.
Leggendo quel messaggio o rispondendo al telefono fuori dal proprio orario di servizio, si sta decidendo deliberatamente di dare via parte dei propri diritti di lavoratore che includono quello al riposo.
Non è raro vedere, tra le fila di infermieri, persone preoccupate di ciò che accade al lavoro, e che richiamano di corsa il coordinatore che ha lasciato un messaggio oppure ha fatto una chiamata che non ha ricevuto risposta. Il tutto per il terrore infondato di ricevere una strigliata dal “boss”. Ma partiamo per gradi: Il Coordinatore non è il vostro “Boss”, ha solo funzione di coordinamento tra gli infermieri, il suo ruolo è fondamentale nella gestione dell’Unità Operativa, ma non è colui che paga il vostro stipendio. Inoltre anche se lo fosse, il contratto di dipendenza da molti doveri, quali il diritto di esclusività e obblighi di varie forme e natura, che tutti rispettano diligentemente, allo stesso modo è importante richiedere di rispettare i diritti intrinseci precedentemente accordati.
Sono obbligato ad essere reperibile al telefono? In un normale contratto di dipendenza la risposta sarebbe un secco NO.
Ovviamente come Infermieri, abbiamo alcune giornate in cui potremmo essere reperibili per essere chiamati in caso di urgenza. Queste giornate sono precedentemente segnate dal coordinatore sulla turnazione che viene rilasciata sotto Timbro, Firma e Data e ovviamente si ha diritto ad un compenso per la reperibilità.
Le reperibilità esistenti sono:
Reperibilità Attiva: Quando si viene chiamati per delle urgenze e si è tenuti a tornare in servizio nel più breve tempo possibile e bisogna essere sempre reperibili ad un numero concordato con l’azienda. Questa reperibilità è compensata da un bonus. Nel nostro contratto questa fa riferimento alla “Pronta Disponibilità” Reperibilità Passiva: è una prestazione strumentale ed accessoria rispetto alla prestazione lavorativa in senso stretto e consiste nell’obbligo del lavoratore di rendersi rintracciabile, fuori dall’orario di lavoro, in vista di un’eventuale necessità di svolgere l’attività lavorativa. La reperibilità passiva svolta nel giorno destinato al riposo settimanale limita soltanto la possibilità di riposarsi, ma non la esclude completamente. Questa non è inclusa nel nostro contratto. Dunque per gli infermieri, si è obbligati ad essere reperibile e rispondere alle chiamate, solo esclusivamente se si è in giornata di reperibilità, e solo se chiamati nel numero concordato con l’azienda. Se non esiste una pronta disponibilità in atto, si può tranquillamente spegnere o ignorare il cellulare, durante le proprie ore di riposo.
Sul riposo invece per chi è chiamato a coprire un turno per Pronta Disponibilità (Reperibilità Attiva) il CCNL recita:
Il personale in pronta disponibilità chiamato in servizio, con conseguente sospensione delle undici ore di riposo immediatamente successivo e consecutivo, deve recuperare immediatamente e consecutivamente dopo il servizio reso le ore mancanti per il completamento delle undici ore di riposo; nel caso in cui, per ragioni eccezionali, non sia possibile applicare la disciplina di cui al precedente periodo, quale misura di adeguata protezione, le ore di mancato riposo saranno fruite nei successivi sette giorni, fino al completamento delle undici ore di riposo. Le regolamentazioni di dettaglio attuative delle disposizioni contenute nel presente comma sono definibili dalle Aziende o Enti.
Sono obbligato a leggere e rispondere alle Email Aziendali oppure a i Messaggi SMS o Whatsapp La risposta, in base a quanto già affermato è abbastanza chiara. Non si ha alcun obbligo di rispondere a Email Aziendali, Messaggi SMS o Messaggi Whatsapp fuori dall’orario lavorativo e durante le ore di riposo.
In caso di Reperibilità Attiva (Pronta Disponibilità) è importante che da ambo le parti si segua strettamente il protocollo, contattando telefonicamente il numero di reperibilità.
Cosa rischio e non rispondo al Telefono durante il mio riposo? Come già detto, il riposo è un vostro diritto sancito e protetto dal CCNL che avete firmato all’assunzione. Il Dipendente non è obbligato a rispondere al telefono durante il proprio riposo, non è prevista alcuna sanzione al dipendente che lasciato il luogo di lavoro, opta per spegnere il cellulare.
Qualsiasi penalizzazione, sanzione di altro tipo, ricevuta a causa di tale situazione entra nella sfera del Bossing (Il mobbing ricevuto dal proprio diretto superiore), ed è giustamente denunciabile.
Posso essere contattato durante un periodo di malattia? Il discorso qui è ancora più semplice, se siete in malattia, non avete alcun obbligo a rispondere a messaggi o telefonate dal posto di lavoro.
Devo rispondere al telefono quando sono in Ferie? Analogamente a quanto detto finora, non si è obbligati a rispondere al telefono, alle mail o ai messaggi privati durante il periodo di Ferie.
Però bisogna sottolineare, che sotto congruo anticipo, e prima delle avvenute ferie, con comprovate esigenze aziendali, il coordinatore può richiedere di sospendere le ferie, SOLO prima delle stesse, MAI durante il periodo di ferie, a meno che non si presenti un “Ordine di Servizio”
L’Ordine di Servizio Quanto finora affermato rimane valido. Durante il Riposo, la Malattia o le Ferie non si è obbligati in alcun modo a rispondere alle chiamate o ai messaggi o alle email, a meno che non si sia ovviamente in un turno di “Pronta Disponibilità”, la cui reperibilità è pagata con un bonus in busta paga.
Ma può il dirigente infermieristico, “costringermi” ad andare a lavoro durante un riposo o durante le ferie? La risposta è SI
Nel contratto di Sanità Pubblica, è previsto l’Ordine di Servizio, ovvero un comando da parte del dirigente nei confronti del dipendente, che richiede la sua presenza in unità operativa per ragioni di emergenza operativa.
Dunque nel caso ci fosse un urgenza a coprire il turno è il coordinatore avesse la necessità che voi torniate in servizio per coprirlo, è suo diritto richiedere un ordine di servizio nei vostri confronti. Ovviamente non può essere fatto telefonicamente, in quanto non è vostro obbligo rispondere al telefono.
Di seguito si riportano le caratteristiche dell’Ordine di Servizio:
Deve essere consegnato per iscritto Deve essere tempestivo e consegnato in anticipo Dovrebbe essere consegnato direttamente sul luogo di lavoro, non essendoci l’obbligo di rispondere alle telefonate. Deve essere firmato dal dirigente infermieristico. Deve contenere la motivazione, che ne determini l’urgenza Deve essere nominativo, datato e chiaro in tutte le sue forme Deve contenere cosa è richiesto al Dipendente (Es. Rientrare in servizio durante turno pomeridiano). Il dipendente, una volta verificate queste caratteristiche, dovrà firmare l’avvenuta ricevuta e restituirla immediatamente al dirigente che ne emette richiesta.
Se impossibilitato per Cause di Forza Maggiore o Stato di Necessità, deve restituire il rifiuto con comprovate ragioni nel più breve tempo possibile. Sia chiaro, che le ragioni devono giustificare interamente questo rifiuto, altrimenti si può rischiare sanzioni disciplinari o peggio difficoltà legali.
L’ordine di servizio dunque deve essere consegnato per forma scritta al dipendente, solo in alcune situazioni eccezionali può avvenire per forma verbale, ma in un successivamente è obbligatorio farne richiesta in maniera cartacea. Ricordate, che se non è scritto, non è mai successo. Questo vale per la protezione dei vostri diritti, tra cui anche la copertura assicurativa in caso di infortunio.
Come detto l’ordine di servizio deve essere consegnato a mano sul luogo di lavoro, restituendo la ricevuta firmata. In talune situazioni può essere consegnato al domicilio del dipendente. Ovviamente bisogna chiarire che anche in quel caso, è necessario firmare e consegnare immediatamente la ricevuta, e non imbucarla nella cassetta delle lettere o lasciarla in consegna a persone terze, in quanto non è possibile provare l’avvenuta ricezione del comando.
Infine si può essere richiamati dalle Ferie, con un Ordine di Servizio, durante le ferie stesse. La situazione però qui diviene paradossale: Non essendo voi costretti a rispondere al telefono, e considerando che l’Ordine di Servizio deve essere consegnato in forma scritta, qualora voi non foste nel vostro domicilio, godendo le vostre ferie altrove, il Dirigente dovrebbe richiedere alle forze dell’ordine di rintracciarvi per la consegna di questa richiesta. Qualora comunque, si procedesse nella richiesta formale, il dipendente ha diritto al rimborso delle spese documentate per il viaggio di rientro in sede e per quello di eventuale ritorno al luogo di svolgimento delle ferie, nonché la indennità di missione per la durata dei medesimi viaggi. Il dipendente ha inoltre diritto al rimborso delle spese anticipate e documentate relativi al periodo di ferie non goduto; tutto sancito dall’Articolo 19 del CCNL.
Ricordate che l’Ordine di Servizio è un evento straordinario, ogni suo abuso da parte del dirigente entra nella sfera di delitti di Bossing e Mobbing. Per questo motivo, se si viene richiamati, è obbligatorio richiedere la forma scritta dell’Ordine di Servizio, che deve essere accuratamente conservato, perseguendo l’importante concetto del “Se non è scritto, non è mai successo”.
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Anonimo - inviato in data 18/04/2022 alle ore 13.13.26
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