'Abbiamo incontrato molte volte l'associazione. Le ore a disposizione? Le stesse degli altri anni”
Per il secondo anno di fila le due palestre dell’istituto comprensivo di Porcari, quella della Orsi e quella della Pea, non possono essere utilizzate per le attività sportive delle associazioni: il perdurare dell’emergenza Covid-19, infatti, ha richiesto spazi più ampi per allestire le aule scolastiche e le due palestre sono state così ‘riconvertite’ per la didattica. Ma, per il secondo anno di fila, il Comune di Porcari ha cercato una soluzione alternativa che garantisse a tutti il diritto allo sport. Nessuno escluso.
“Non ci siamo persi d’animo – dicono l'assessora al sostegno per le disabilità, Eleonora Lamandini e il consigliere con delega alla sport, Alessio Gigli - e questa estate abbiamo lavorato gomito a gomito con i rappresentanti delle diverse associazioni per cercare un punto di equilibrio che assicurasse la ripresa autunnale delle attività sportive sul territorio, pur sapendo che avremmo avuto in disponibilità soltanto il PalaCavanis. Volevamo continuare a essere ancora un Comune che tiene aperte le proprie porte, senza lasciare nessuno indietro”.
I ragazzi e le ragazze sono quindi tornati ad allenarsi in uno spazio pubblico e sicuro, nel rispetto dei protocolli di sanificazione degli ambienti per prevenire i contagi: procedure che richiedono tempi non brevi tra una sessione di allenamento e l'altra e che hanno ulteriormente penalizzato l'offerta di luoghi comunali per svolgere attività sportiva. “Nell’assegnare le ore a disposizione per ciascuna realtà – continuano Lamandini e Gigli – abbiamo tenuto conto della qualità del lavoro svolto dalle associazioni sportive, da sempre impegnate a vari livelli a promuovere inclusione, pari opportunità e lealtà, ma anche del numero dei beneficiari, cercando di trovare un punto di equilibrio e di equità. Per questo ci siamo stupiti e dispiaciuti nel leggere il racconto dei fatti che il Galaxy Baskin Porcari ha affidato alla stampa”.
Lamandini e Gigli rispondono nel merito all'associazione sportiva che ha lamentato scarsa disponibilità da parte del Comune nel reperire spazi adeguati al basket inclusivo: “Più volte negli ultimi mesi abbiamo incontrato i rappresentanti del Galaxy Baskin e più volte abbiamo proposto loro alternative all'utilizzo del PalaCavanis. In particolare negli anni scorsi era stata resa completamente accessibile anche la tensostruttura di Rughi, in modo che tutti potessero farne uso, ed erano stati comprati canestri adatti al loro sport. Ma per il Galaxy Baskin non era comunque abbastanza. Abbiamo anche cercato disponibilità di palestre private, facilitando l'interlocuzione, ma niente. Vogliamo ricordare che siamo uno dei pochissimi Comuni della zona che da anni mette spazi a disposizione di questa importante disciplina sportiva”.
“Amareggia soprattutto – proseguono Lamandini e Gigli – che la nostra amministrazione venga tacciata di indifferenza e assenza di dialogo. E pensare che siamo anche voluti essere presenti a un allenamento del Galaxy Baskin, per renderci conto in prima persona del grande lavoro svolto e che gli è stato riconosciuto non solo a parole, ma nei fatti. Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, infatti, abbiamo scelto la continuità, assegnando il PalaCavanis alle stesse realtà che hanno allenato lì, negli scorsi anni, i propri iscritti. Le ore che il Galaxy aveva in passato sono sempre state due. Forse prima della pandemia il Galaxy aveva trovato un accordo con un'altra associazione che in seconda battuta concedeva loro in prestito gli spazi per ulteriori due ore? E se quest'accordo non è stato raggiunto quest'anno, è forse responsabilità del Comune che, in quanto casa di tutti, non ha altri compiti se non farsi garante di una distribuzione di spazi il più possibile giusta?”.
“Per rimuovere gli ostacoli economici che le società sportive escluse avrebbero trovato riorganizzando le proprie attività in spazi diversi – precisano ancora Lamandini e Gigli – abbiamo inoltre deciso anche quest’anno di contribuire sostenendo la differenza tra il canone che avrebbero corrisposto al Comune e quello che dovranno corrispondere al gestore privato. Ancora una volta – concludono - la nostra amministrazione si è schierata al fianco dello sport e della ricchezza umana che esprime, per sostenere con concretezza chi si impegna nel rendere il territorio un luogo migliore e vitale. Continueremo tuttavia a lavorare, per aumentare gli spazi a disposizione e per poter garantire in futuro maggiori ore alle varie associazioni che ne faranno richiesta”.
Redazione - inviato in data 10/11/2021 alle ore 16.33.08
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