Il sindaco e l'assessora al sociale: “Questione di civiltà, va garantito il diritto allo studio”
La Regione Toscana si attivi, con urgenza, per rispondere in modo operativo alle indicazioni del ministero della salute sui tamponi salivari molecolari gratuiti per le persone con disabilità. A questo obiettivo guarda la lettera aperta scritta dal sindaco del Comune di Porcari, Leonardo Fornaciari, e dall'assessora alle politiche sociali Lisa Baiocchi, che intervengono sul dibattito portato all'attenzione pubblica dalle associazioni del tavolo della disabilità di Lucca.
“La recrudescenza del virus in questa ultima porzione dell'anno – dicono Fornaciari e Baiocchi – rischia di compromettere la continuità didattica di molte classi. Ad oggi per riammettere alle lezioni in presenza a scuola uno studente, qualora sia acclarato un caso di positività in classe, sono necessari due tamponi negativi a distanza di cinque giorni l'uno dall'altro. Ma alcuni studenti con disabilità non tollerano il tampone naso-faringeo. In molti casi è necessario ricorrere alla sedazione e le famiglie, per sollevare da uno stress così grande il figlio o la figlia, si rassegnano all'alternativa: interrompere per quattordici giorni la frequenza a scuola”.
Proseguono il sindaco di Porcari e l'assessora Lisa Baiocchi: “La soluzione c'è, si chiama tampone salivare molecolare, e il ministero della salute più di due mesi fa ha dato indicazioni alle Regioni affinché le Asl lo eseguissero gratuitamente per gli studenti con disabilità. Nella sanità privata questa prestazione ha costi che vanno dai 70 ai 100 euro per l'utente. Non c'è più tempo da perdere, è necessario che il consiglio regionale dia preciso mandato alla giunta Giani di concretizzare questo obiettivo di civiltà imprescindibile. Per questo facciamo appello ai rappresentanti del nostro territorio a Firenze di farsi interpreti, con una mozione da discutere nella prima seduta utile del consiglio, di questa esigenza”.
“Ringraziamo – aggiungono Leonardo Fornaciari e Lisa Baiocchi – le associazioni che, nelle opportune sedi e con spirito di collaborazione, hanno sollecitato l'attenzione delle istituzioni locali. La battaglia è comune: non ledere ulteriormente il diritto allo studio né penalizzare le persone con disabilità, che già hanno pagato e stanno pagando costi altissimi per il perdurare della pandemia. Sì, perché la quarantena determina anche un cambiamento forte nella routine e nell'accesso ad alcune attività, come ad esempio le terapie in acqua, con ripercussioni pesanti sugli equilibri familiari. La politica deve avere il coraggio di assumere il punto di vista di chi è più debole per promuovere fattivamente opportunità pari per tutti i cittadini: anche Porcari farà la sua parte”.
Redazione - inviato in data 27/12/2021 alle ore 13.02.41
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