Photolux . La cultura riparte da Lucca: al via le mostre di Photolux interamente dedicate all'anno della pandemia
A Villa Bottini da venerdì 28 maggio LUCCA, 28 maggio 2021 - Fermare con le immagini, i suoni e i silenzi di un periodo per certi versi sconvolgente, sospeso e intangibile, che tutti hanno dovuto affrontare con il diffondersi della pandemia da Covid-19. È questo il filo conduttore delle mostre che Photolux, in collaborazione con l’Archivio Fotografico Lucchese “A. Fazzi”, aveva programmato per lo scorso novembre e che finalmente si possono inaugurare, nella magnifica sede di Villa Bottini, Lucca. Mostre a lungo rimandate a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia, che finalmente saranno visibili da oggi, 28 maggio, fino al 22 agosto.
A presentare la manifestazione, questa mattina, a Villa Bottini, sono stati Enrico Stefanelli e Chiara Ruberti, direttori artistici di Photolux, insieme con l’assessore comunale alla cultura e al turismo, Stefano Ragghianti, al presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini e al presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini. Presente anche Giulia Ticozzi, curatrice di una delle due mostre e Carol Lucchesi, responsabile delle attività di internazionalizzazione per Lucca Promos.
Un programma interamente dedicato a questo ultimo, incredibile, anno, dove le immagini hanno più che mai trasmesso ciò che le parole non erano in grado di esprimere. Saranno due, infatti, le mostre che animeranno le cucine di Villa Bottini: “L’inizio del futuro”, una collettiva curata da Giulia Ticozzi e Arcipelago-19, con un’installazione audiovisiva di Cesura, e “Racconti della Pandemia”, un’esposizione made in Lucca realizzata con i contributi del Fondo Covid-19 dell’Archivio Fotografico Lucchese “A.Fazzi”.
Un modo per esorcizzare ciò che è stato, concedersi un momento per ricordare e anche metabolizzare un evento che lascerà, e ha già lasciato, un segno indelebile nelle vite di tutti.
“L’inizio del futuro” rappresenta davvero il punto di partenza per un discorso sul Covid, che attraverso le fotografie e i filmati prodotti in questi mesi stimola la riflessione e il ricordo. Le persone alle finestre, le file ai supermercati, la rivolta nelle carceri, l’uscita dei carri armati dal cimitero di Bergamo, le terapie intensive piene, lo sforzo disumano di operatori sanitari, volontari, assistenti domiciliari, la vita stravolta e riorganizzata in pochissimo tempo di intere famiglie, bambini, ragazzi, anziani: fotografe e fotografi freelance hanno costruito una ricca testimonianza di ciò che è stato, mostrandolo attraverso occhi sempre nuovi e proponendo interpretazioni personali, ma collettive, in cui tutti ci possiamo riconoscere. Da una parte la malattia, la cura, il lutto, le città vuote; dall’altra il lockdown, la riscoperta di una casa da vivere, le relazioni che cambiano. Le immagini che compongono la mostra “L’inizio del futuro” sono state selezionate da una serie di lavori fotografici raccolti grazie all’esperienza di Arcipelago-19, piattaforma collettiva nata durante il lockdown e creata da Max Cavallari, Michele Lapini, Valerio Muscella, Francesco Pistilli e Giulia Ticozzi. Accanto a questa collettiva ci sarà l’installazione “Scherzo in tre tempi”, realizzata da Cesura, a cura di Marco Zanella e Alex Majoli, per indagare la relazione tra spettacolo e spettatore, sovrapponendo le immagini dei membri del collettivo al lavoro e quelle delle reazioni del pubblico alla visione dello stesso video, mostrato in alcune performance nel novembre 2020. Cesura è un collettivo di fotografi che produce progetti nel campo della fotografia documentaria e di ricerca visiva in ambito artistico, fondato nel 2008 da Arianna Arcara, Luca Baioni, Alex Majoli, Gabriele Micalizzi, Andy Rocchelli, Alessandro Sala e Luca Santese.
“Racconti della pandemia”, infine, trascina il visitatore nella Lucca in lockdown, tra code al supermercato, parchi-gioco chiusi, mascherine abbandonate, scorci quotidiani, piazze innaturalmente vuote. Un viaggio realizzato grazie ai tanti contributi arrivati da fotografi professionisti e amatoriali attivi sul territorio lucchese, che vanno a comporre il Fondo Covid-19 dell’Archivio Fotografico Lucchese “A.Fazzi”: un piccolo patrimonio che resterà ad eterna memoria per le generazioni presenti e future. In mostra tanti nomi, più o meno conosciuti, del mondo della fotografia lucchese, tra i quali anche Paolo Pacini, giornalista de La Nazione, e Matteo Bini, autore del libro “Luk down. Memorie dell'epidemia da Covid-19 a Lucca”. Negli spazi di Villa Bottini saranno inoltre presenti due video, capaci di far rivivere le sensazioni di quei lunghi mesi. “Quarantine” di Nadia Davini e Stefano Ceccarelli, che, attraverso le voci delle persone coinvolte e le immagini realizzate direttamente dai protagonisti, racconta una nuova quotidianità, tra sensazioni controverse e riflessioni sul futuro; e “Solidali di Professioni” di Antonio Petta, con protagonisti i volontari della Croce Rossa di Lucca.
LE MOSTRE. Le mostre presenti a Villa Bottini, via Elisa, 9, resteranno aperte da venerdì 28 maggio a domenica 22 agosto. Sarà possibile visitarle dal venerdì alla domenica, dalle 10 alle 19.30. L’ingresso è gratuito per i residenti nel comune di Lucca; intero: 5 euro; ridotto: 4 euro. Non è necessaria la prenotazione.
Le mostre sono state realizzate da Photolux per l’Archivio Fotografico Lucchese “A.Fazzi” con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, del Comune di Lucca e di Lucca Promos - The Lands of Giacomo Puccini.
Per eventuali ulteriori informazioni: http://www.photoluxfestival.it.
Redazione - inviato in data 28/05/2021 alle ore 17.51.17
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